CARTIZZE DETURPATA DAI DISERBANTI
Non siamo in un luogo qualsiasi: siamo a Saccol. L’anfiteatro che si vede, e quella collina al centro, sono il luogo simbolico dell’eccellenza del Prosecco Superiore di Conegliano Valdobbiadene.
Si tratta del “belvedere” che orgogliosamente e in più occasioni il Consorzio di Tutela mostra ai tanti ospiti provenienti da tutto il mondo, poiché domina la zona collinare del Cartizze, un luogo meraviglioso.
La domanda è d’obbligo: come si può tollerare un simile sfregio al paesaggio, un orrendo biglietto da visita di un territorio ad alta vocazione viticola che, tra l’altro, è oggetto di candidatura a Patrimonio Mondiale Unesco?
Mi rivolgo ai tanti giovani produttori – e ce ne sono molti, per fortuna – che lavorano con passione e scelgono una viticoltura sempre più attenta e pulita: ribellatevi ragazzi! Questo spettacolo di Rive ingiallite è indegno e colpisce al cuore anche voi.
http://www.slowfood.it/slowine/cose-che-non-avremmo-mai-voluto-fotografare-cartizze-deturpata-dai-diserbanti/
Chi AMA la propria "Terra", dinanzi a questo sconvolgente mattatoio è mosso dall'imbarazzo se ringraziare lo spietato Bisol o l'adorato sindaco di Miane Angela Colmellere, un sindaco voluto da oltre il 60% dei votanti, per permettere anche tutto questo.
Se questo significa coltivare e custodire il CREATO, che non sia ipocrita frequentare le Chiese?
Allora, nell'imbarazzo li ringraziamo entrambi, per continuare a contribuire attivamente a sconvolgere la nostra amata Terra e ringraziamo anche tutti gli omertosi, che per paura o vigliaccheria stanno a guardare "muti".
ADDIO AD UNO DEGLI ULTIMI E, PURTROPPO ORMAI RARISSIMI, PRATI STABILI NATURALI
A Campea, (piccola frazione del Comune di Miane), si sta perpetrando l’ennesimo stupro a Madre Natura con la distruzione di uno degli ultimi prati stabili naturali. Naturalmente per convertirlo all’ennesimo vigneto.
Il toponimo “Campea” ovvero luogo ricco di campi ha perso ormai completamente il suo significato storico. I suoi campi, vecchi di centinaia di anni, si sono trasformati quasi improvvisamente, in pochissimo tempo, in nuovi vigneti tanto che ormai il nome del luogo potrebbe essere cambiato da Campea in “Vignea”.
La macelleria del territorio e del suo paesaggio causata da una corsa irrefrenabile alla piantagione di vigneti scarnifica i suoli storici, li stravolge, spiana e livella distruggendo in modo permanente ed irreversibile l’ identità storica dei luoghi che diventano irriconoscibili agli abitanti e con essa anche l’identità biologica, la biodiversità degli habitat e delle specie tipiche locali della flora e della fauna.
La visione inorridita di questi scempi ambientali ormai abituali fanno risuonare sempre più forti le parole del poeta Andrea Zanzotto pronunciate nel giorno del suo 85° compleanno a Venezia di fronte ad importanti esponenti della cultura italiana: «Una volta avevo orrore dei campi di sterminio, oggi provo lo stesso orrore per lo sterminio dei campi». E, parafrasando Albert Einstein, aveva aggiunto che soltanto due cose sono infinite: l’universo e la stupidità umana. Si riferiva alla pervicace stupidità dell’uomo che nonostante le ormai evidenti ed incontrovertibili manifestazioni di disastri ambientali, sempre più frequenti e dannosi, persevera nella violenza contro la Natura che si ribella e si difende. (*)
Ricordando ancora il Poeta, il suo monito risuona anche nella pubblicazione che ha come titolo “In questo progresso scorsoio”, che altro non è se non la metà di un epigramma dello stesso Zanzotto: “In questo progresso scorsoio / non so se vengo ingoiato / o se ingoio”. Il Poeta con questo aforisma si riferisce alla spasmodica corsa verso il consumismo senza limiti e fine a se stesso, verso un falso “progresso-a-tutti-i-costi”. Queste le parole di Zanzotto a questo proposito: “Oggi siamo alla mancanza del limite e alla caduta della logica, sotto il mito del prodotto interno lordo: che deve crescere sempre, non si sa perché. Procedendo così, la moltiplicazione geometrica non basterà più ed entreremo in un’ iperbole, quella appunto del “progresso scorsoio” in cui non sappiamo più se veniamo ingoiati o se siamo costretti a dover ingoiare.”
Il suo monito si può applicare benissimo all’enfasi verso l’espansione del numero di bottiglie di vino prodotte, ogni anno sempre più numerose, sembra senza più un limite né una logica se non quella spasmodica del “progresso scorsoio”: milioni, decine di milioni, centinaia di milioni, un miliardo ….. (**)
Nelle parole semplici di una umile donna che abita appunto a Campea si raccoglie tutta l’amarezza di una visione mortificante: “fra un po’ ci pianteranno le viti anche sotto il letto dove dormiamo ….”.
Per il Comitato BASTA VIGNETI !
Il portavoce Luciano De Biasi
Un articolo che mostra quanto sia pericoloso il conflitto di interessi delle case chimico-farmaceutiche, anche nel nostro territorio. Infatti le stesse industrie producono sia i principi attivi e i coformulanti contenuti nei pesticidi tossico-nocivi, sia i principi attivi per le medicine che poi servono a curare le malattie croniche indotte dai pesticidi attraverso il cibo, l’aria e l’acqua inquinati. Il guadagno enorme è fatto sulla cura delle malattie croniche, e non sui pesticidi. Un ciclo perverso e cinico a danno della collettività.
CUBA: UN'ESPERIENZA UNICA DI SOPRAVVIVENZA SENZA PETROLIO (di Gianluigi Salvador)
Si parla molto dell’eliminazione dell’embargo Cuba-USA in termini di americanizzazione futura dell’isola pensandola un territorio tribale. Invece Cuba dopo l’embargo USA del 1962 e dopo la cessazione delle forniture di petrolio da parte della Russia nel 1992, ha trasformato i suoi processi produttivi e sociali, prima dissipativi ed energivori, in processi efficienti ed efficaci a ciclo chiuso, portando l’agricoltura all’80% di produzione biologica, creando reti energetiche efficienti e distribuite, sviluppando un sistema sanitario diffuso ed avanzato, sanità che fa scuola in tutto il mondo. Una società sostenibile, che certamente è a rischio se non saprà difendere queste sue conquiste dal modello dissipativo e neocolonialista statunitense.
09/09/2014 MALLES (Alto Adige)
CON UN REFERENDUM VIETATI TUTTI I PESTICIDI NELLA VALLE DELLE MELE
Grazie a Koen (PAN Italia), al M5S e ai cittadini di Malles nella Val di Non con un referendum propositivo senza quorum, hanno vietato l’utilizzo dei pesticidi di sintesi nel loro Comune. Una indicazione di questo tipo, a tutela della salute in Val Venosta è un risultato di strabiliante valore che si spera venga esportato in tutti gli 8100 comuni d’Italia nell’interesse collettivo (vedi allegato di Repubblica e link ad articolo). Infatti i costi esterni (costi della salute per inquinamento di aria, acqua, terra, cibo ed ecosistemi) sono di gran lunga più alti dei profitti ottenuti con i processi agricoli a base di protesi chimiche.
http://pesticidinograzie.wordpress.com/
Anche in Francia si lotta da tempo contro i pesticidi, infatti il ministro dell’ambiente sta togliendo tutte le deroghe per le irrorazioni aeree con pesticidi (vedi allegato).
A far accelerare il governo, tra l’altro, è stato il caso di alcuni malesseri fra gli allievi di una scuola della Gironda che era stata irrorata di pesticidi con alcuni velivoli.
Speriamo sia un esempio per la Giunta del Veneto e per i sette sindaci della DOCG prosecco trevigiana, che continuano a spruzzare veleni dagli elicotteri sui vigneti in mezzo agli ambienti urbani.
APRILE 2014 - DOCG PROSECCO
Ancora immagini della morte visibile sulle colline del prosecco (quello tanto esaltato al Vinitaly). Che cosa direbbero i tanti importatori se conoscessero come viene veramenteprodotto?
Qui la pratica di diserbare con pericolose sostanze chimiche è molto diffusa, non solo in aree private, ma anche nei luoghi pubblici, malgrado i trattamenti diserbandi siano VIETATI e da sostituirsi con metodi alternativi nelle zone frequentate dalla popolazione o da gruppi vulnerabili come da PAN 2014 (Piano Azione Nazionale).
MARZO 2014 - DOCG PROSECCO CONEGLIANO-VALDOBBIADENE
Questa foto ci è stata mandata da una mamma seriamente preoccupata per la salute della propria famiglia e dei suoi bambini.
Vedete un terrazzino con dei giocattoli e a pochi metri un trattore che tratta il vigneto con fitofarnaci cancerogeni (consentiti dalla legge e dai seindaci).
Nella DOCG prosecco ci si ammala a norma di legge....
COLLALBRIGO, 31/03/2014
CHE LA CURIA DI VITTORIO VENETO DIA L'ESEMPIO CONVERTENDO I PROPRI VIGNETI AL BIOLOGICO
In nome del Creato, per amore di Dio e rispetto dell'Uomo, la Chiesa passi al biologico. A cominciare dalla Curia di Vittorio Veneto.
Questo è il significato della supplica rivolta al Vescovo Corrado Pizziolo da una famiglia di Collalbrigo.
Alleghiamo il testo integrale della lettera, senza alcun taglio e senza le manipolazioni operate da "Il Gazzettino di Treviso" e dal TGR3.
Questo è il link all'edizione del TG Regionale delle 19,30.
L'intervista fatta alla famiglia Padovan è stata ampiamente tagliata, omettendo l'espressa richiesta che il Vescovo faccia interrompere da SUBITO i trattamenti chimici sui vigneti e sui campi della Curia vittoriese. Lo vedete circa a metà filmato.
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-21de84c8-8eb6-4712-a122-d8738bd775de-tgr.html
TARZO-REFRONTOLO (vicino Molinetto della Croda), MARZO 2014
QUI C'ERA UNA VOLTA UN BOSCO... OGGI LE FRANE
Poi un ricco cantiniere lo comprò ad un prezzo irrisorio,
lo disboscò, abattendo grossi alberi secolari,
su terreno da riporto e rifiuti edili vi fece costruire un grande vigneto,
che poi vendette ad un prezzo estremamente più elevato rispetto a quello di acquisto...
le immagini qui sotto ritraggono le frane e lo spettrale panorama odierno...
ROLLE, 24/03/2014
Da Rolle sono arrivate testimonianze di fuochi all'aperto (vietati dalla legge) e ancora vigneti diserbati...
MIANE, 24/03/2014
Altre foto di colline diserbate a Miane... questo è il quadretto che si sta preparando per brindare alla "Prosecchissima" del 4 aprile 2014.
REFRONTOLO, 24/03/2014
Anche Refrontolo, palladina del prosecco, svetta tra le colline decimate dal diserbante.
VIDOR, 24/03/2014
IN TUTTA LA DOCG PROSECCO CONEGLIANO-VALDOBBIADENE CONTINUA IL MASSACRO DELL'AMBIENTE, in nome delle bollicine da esportare nel mondo.
Ecco una agghiacciante immagine inviata da un cittadino impotente di Vidor. Dopo le foto di Miane, continua l'escalation di strisce d'erba bruciata con Glyphosate.
Come è possibile che i sindaci non intervengano?
Come è possibile che ancora troppo pochi cittadini siano informati sulla pericolosità dell'aberrante produzione di prosecco chimico e che non esigano dai loro sindaci RISPETTO DELLA SALUTE e VIVIBILITA' della loro terra?
MIANE, 14/03/2014 - Paolo
Ecco le immagini che un escursionista ci ha mandato del paessaggio collinare di Miane.
Chi abbandona la città nel fine settimana per rilassarsi in mezzo alla natura non si aspetta certo di trovare un simile cimitero...
Seppure "Andiamo Avanti Tornando Indietro" non intenda invischiarsi con la sporca politica italiana, è doveroso segnalare chi, nel mondo della politica, sta dando voce all'insostenibile degrado ambientale voluto in nome del prosecco.
http://www.pievedisoligo5stelle.it/progetti/ambiente/13-pesticidi-in-agricoltura
VELENI, DOPO TARANTO, ANCHE LA SPEZIA E BRINDISI CALCOLANO IN MALATI DI CANCRO CON IL CODICE 048
Il PM Raffaele Guariniello della Procura di Torino ha studiato il fenomeno della moria di api ed ha concluso l’indagine incriminando la Bayer e la Syngenta rispettivamente produttori e distributori di potenti pesticidi a base di clothianidina...
SUSEGANA, 04/09/2013
"I PESTICIDI MI HANNO AMMAZZATO PIU' DI 10 MILA API"
Ecatombe di api dopo il trattamento con i pesticidi. Un apicoltore di Susegana,
Severino Saccon, ha presentato denuncia ai carabinieri: «In 60 anni, mai vista
una cosa del genere». Danni per migliaia di euro alla produzione di miele. Il
90% delle sue api è rimasto soffocato dopo aver prelevato il nettare dai fiori
di un prato vicino a un vigneto appena trattato: «Sono morte le bottinatrici,
le api che raccolgono i pollini. Le ho trovate con la lingua fuori, soffocate:
le api addette alla pulizia le avevano portate fuori dagli alveari». Sarà
l’Istituto Zooprofilattico di Padova a stabilire le cause della morìa. I carabinieri
di Susegana indagano sul nesso con i trattamenti sul vigneto. Ma secondo
l’apicoltore ci sono pochi dubbi: «La sera prima il vigneto era coperto da una
nuvola di vapori chimici». I fatti risalgono a Ferragosto. Saccon è
proprietario di 47 arnie di api, che alleva in due siti diversi: uno dietro
casa, a Susegana (dove non si è registrata una simile ecatombe), uno in mezzo
ai vigneti, a Ponte della Priula. Domenica 18 agosto Saccon scopre che davanti
alle arnie di Ponte della Priula si sono accatastate migliaia di api morte:
arrivate all’alveare già avvelenate, sono morte all’interno, e portate sul
“balcone” dell’arnia dalle api addette alla pulizia. L’apicoltore a questo
punto parla con un vicino, che gli conferma di aver assistito, la sera di venerdì
16 agosto, a un trattamento particolarmente “pesante” sui vigneti adiacenti,
che distano circa 200 metri dal prato in cui le api si rifornivano di pollini e
nettare. In particolare, si sarebbe trattato di uno degli ultimi trattamenti
della stagione, contro la cicalina della vite. E la deriva dei fitofarmaci
avrebbe spinto i prodotti chimici, velenosi per gli insetti, un po’ più in là,
fino a contaminare i fiori su cui si posavano le api. «Ho subito raccolto
alcune api, aspetto che da Padova mi dicano da cosa sono state avvelenate»,
spiega Saccon. «Solo tra qualche mese potrò vedere quante arnie saranno del
tutto inutilizzabili, e potrò quantificare il danno. Faccio questo mestiere tra
tanti sacrifici e passione, è un brutto colpo». Non è la prima volta che,
durante la stagione dei trattamenti, si verificano simili morie: «Ma al massimo
perdevo il 10% delle api. Stavolta l’ecatombe riguarda oltre 10 mila insetti». (La Tribuna di Treviso)
PESTICIDI, MAMME E BAMBINI IN CORTEO
In 150 in piazza a Farra tra passeggini e mascherine: «Basta inquinare l’aria». Gli agricoltori: «È peggio lo smog»
FARRA DI SOLIGO 21 luglio 2013
In 150 persone, agguerrite, per dire stop ai pesticidi. Sono mamme, bambini, ragazzi che si sono conosciuti anche solo su Facebook, e proprio online hanno dato vita alla prima manifestazione
pubblica contro l’abuso di fitofarmaci sui vigneti di Prosecco, tema che tiene banco da mesi, tra furenti polemiche e prese di posizione. Erano tutti in piazza a Farra di Soligo ieri
pomeriggio, dove dalle ore 16 in poi hanno presidiato il municipio contestando i sindaci della Docg.
Regia dei “grillini” del Movimento Cinque Stelle e degli ambientalisti del Wwf, ma, ripetono i promotori, «non è una protesta politica». E nuove iniziative sono annunciate per la prossima
settimana, quando gli organizzatori daranno vita addirittura a un flash mob in un vigneto. Il primo vero evento pubblico
contro la chimica in agricoltura, intanto, è stato un successo di partecipazione. Striscioni, cartelli colorati, megafoni e qualche manifestante addirittura travestito da agricoltore, con tanto
di mascherina, quella che
viene indossata durante i trattamenti. Prendono la parola i “soliti noti”:
Gianluigi Salvador e Gilberto Carlotto del Wwf, Victor Cavaliere per il Movimento di Beppe Grillo. I passanti si fermano incuriositi, chiedono materiale ai manifestanti, raccontano la loro
esperienza diretta. Si sparge la
voce che a Refrontolo un privato ha divelto un recinto comunale, vicino al campo sportivo di via Boschi, per impiantare un filare in più. Tiene banco la notizia del giorno, che per molti è per la
verità una non notizia: i sindaci della Docg avrebbero vietato, nella revisione annuale del Regolamento di Pulizia Rurale, i pesticidi tossici, molto tossici e nocivi. «Ancora non hanno firmato,
ma in ogni caso si tratta di una misura inapplicabile» spiega Cavaliere, «La direzione è quella giusta, ma sappiamo che mancano i controlli, e che il
regolamento è troppo vago quando parla di “vicinanze” a case e scuole. I vigili urbani, troppo spesso, hanno le mani legate». Troppe contraddizioni, una dietro l’altra: quando arrivano sul luogo,
spesso l’agricoltore ha finito il trattamento. O ancora: perché i sindaci raccomandano di fotografare gli illeciti, se poi in tribunale la prova fotografica di quegli illeciti non è ammessa? «A
Vidor domenica mattina hanno irrorato verso la strada, spruzzando i ciclisti di pesticidi» dice Luciano Bortolamiol del Wwf, che raccomanda ai passanti
di non portare i bambini a spasso tra i colli di Vidor, altrimenti non si sa cosa potrebbero respirare. Un papà risponde: «Lo sappiamo». E dall’altra parte della provinciale, a distanza di
sicurezza (vigili urbani e carabinieri presidiano infatti l’area), l’altra faccia della medaglia. Ossia gli agricoltori: ascoltano, scuotono la testa, si sentono accerchiati. Parla Roberto
Comello, ex tecnico dell’Elicosorzio, da anni oggetto degli strali
ambientalisti: «In settimana l’Arpav ha pubblicato i dati sull’aria nel Quartier del Piave, siamo peggio di Conegliano e Treviso. Perché non protestano contro l’inquinamento da polveri sottili e
smog che respiriamo? In agricoltura almeno qualcosa si sta muovendo». Troppo poco, per i manifestanti.
(La Tribuna di Treviso)
FINANZIAMENTI DELLA GIUNTA PROVINCIALE TREVISO PER DOCG PROSECCO NELL'UNESCO
315.000 EURO IVA ESCLUSA PER FINANZIARE L'OGGETTO
Niente per la prevenzione primaria delle malattie della zona DOCG prosecco.
Mantenere i baracconi clientelari come l'IPA o il GAL o le comunità montane: questo è l'obbiettivo dei governanti dissipatori della ricchezza pubblica.
PIEVE DI SOLIGO, LUGLIO 2013 - ADDIO AL VERDE PUBBLICO
Sconfortanti immagini e testimonianze di come il Comune di Pieve di Soligo non abbia a cuore il verde pubblico...
Guerra in Vietnam, Corte Seul: “Monsanto risarcisca danni da agente arancio”
...lo stesso principio attivo viene usato come diserbante nei vigneti,lungo le strade etc.
Il defoliante veniva usato dall'aviazione americana. L'azienda dovrà
indennizzare 39 ex militari. Nella stessa sentenza la Corte suprema ha chiesto
il riesame di un verdetto dell'Alta Corte di Seul del 2006 secondo la quale la
multinazionale americana avrebbe dovuto ripagare circa 60 milioni di dollari a
6795 ex militari sudcoreani ammalati di cancro
di China Files per il Fatto | 18 luglio 2013
Monsanto dovrà
ripagare i veterani
sudcoreani della guerra in Vietnam. La Corte suprema di
Seul (Corea del Sud) ha infatti ammesso che la causa dell’acne chimica di
39 ex militari è strettamente legata al loro contatto diretto con l’agente
arancio, il defoliante usato dall’aviazione americana sul Vietnam tra
gli anni ’60 e ’70.
Quella dei veterani sudcoreani è però una
vittoria a metà: nella stessa sentenza la Corte suprema ha chiesto il riesame
di una sentenza dell’Alta Corte di Seul del 2006 secondo la quale lamultinazionale
americana avrebbe dovuto ripagare 63 miliardi di won (circa 60 milioni
di dollari) a 6795 ex militari sudcoreani ammalati di cancro. La
causa dei tumori, dice la nuova sentenza, sarebbe molto “complessa” e non ci
sarebbero prove sufficienti a provare il legame con l’agente arancio. In totale
furono 320mila i soldati sudcoreani impegnati a fianco degli americani nella in
Vietnam. Le associazioni di reduci stimano in 150mila i casi di
soldati affetti da patologie legate al potente defoliante.
Il 18 luglio scorso, centinaia di membri dell’Associazione dei veterani vittime dell’agente arancio è scesa in piazza.
Kim Sungwok, segretario generale dell’associazione delle vittime sudcoreane
dell’agente arancio, lo aveva annunciato appena una settimana prima a Stars
and Stripes, l’organo di informazione dell’esercito americano. “Se gli
Stati Uniti fossero veramente nostro alleato a amico, avrebbero preso in
considerazione la nostra posizione”, aveva aggiunto Kim, temendo una deriva
anti-americana di molti suoi ex commilitoni.
Dal 1999, oltre 16mila militari sudocoreani
sono ricorsi per vie legali oltre che contro Monsanto, contro Dow Chemicals un
altro colosso Usa della chimica produttore dell’Agente arancio. La vicenda ha
subito una svolta nel 2006, quando l’Alta Corte di Seul ha condannato Monsanto
a pagare circa 60 milioni di dollari in danni agli ex
volontari che in seguito all’esposizione alla sostanza defoliante si sono
ammalati di tumore. Era la prima volta che un organo giudiziario sudcoreano si
pronunciava contro le aziende produttrici del defoliante a base di diossina.
Ora è quasi tutto da rifare.
I reduci ce l’hanno soprattutto con il
governo di Seul che nel 1984, ha ricordato il quotidiano Hankyoreh, aveva fatto
sapere ufficialmente a Washington che non c’erano state
vittime per l’agente arancio. Mentre infatti in Australia e Nuova
Zelanda in quello stesso anno da Washington erano arrivati 180 milioni
di dollari in riparazioni per i danni alla salute creati ai soldati
dall’esposizione diretta alla diossina. Di quei soldi a Seul non è mai arrivato
nulla.
Anche a noi attende il suo turno. Si stima
infatti che, ancora oggi, quasi 5 milioni di vietnamiti, quasi tutti civili,
soffrano di patologie che vanno dalle malformazioni neonatali
ai disordini nervosi, per arrivare a forme tumorali a causa del contatto con la
diossina dell’agente arancio.
Se oggi Monsanto e Dow rifiutano ogni
assunzione di colpa, Washington sembra avere tutt’altra idea. Il 9 agosto 2012,
l’ambasciatore americano in Vietnam, David Shear, ha inaugurato nella base Usa
di Danang, nel centro del Paese affacciato sul Mar Cinese meridionale, un progetto
di bonifica dei territori maggiormente contaminati dall’agente
Arancio. ”Abbiamo lavorato insieme molti anni per raggiungere questo
traguardo”, ha affermato Shear, sponsorizzando il programma di bonifica
finanziato da governo vietnamita e l’agenzia per lo sviluppo internazionale
(Usaid).
di Marco Zappa
CONEGLIANO, 17/07/2013
PESTICIDI-ESAMI URINE SU BAMBINI
ANCORA SCONOSCIUTI I RISULTATI DELLE ANALISI ULSS7
VALDOBBIADENE-COMBAI DI MIANE, 17/07/2013
DISCARICA A CIELO APERTO DI FITOSANITARI
Discarica a cielo aperto di prodotti fitosanitari, pneumatici, lamiere. Brutta scoperta tra Valdobbiadene e Miane, lungo via del Madean. In un bosco a due passi dal centro di Combai, i
volontari di Azione Agricola hanno trovato, e fotografato, un deposito abbandonato di rifiuti di ogni genere. Preoccupa, soprattutto, la
presenza di alcuni grossi barili di colore blu, con impresse etichette che segnalano un generico pericolo, probabilmente perché contenenti prodotti fitosanitari utilizzati nei trattamenti ai
vigneti. Alcuni sono vuoti, altri hanno ancora un po’di miscela all’interno. Accanto ai barili, sacchi neri dell’immondizia dal contenuto non meglio specificato, cassette e taniche di benzina
vuote, pneumatici, tubi di gomma e numerosi altri oggetti. Non fosse per il frigorifero, abbandonato assieme a tutto il resto, i rifiuti si potrebbero tutti collegare all’attività agricola. E la
stessa discarica abusiva, a marzo, era stata fotografata sempre da Azione Agricola poco distante, nel giardino di una villa in costruzione, forse abbandonata. (La Tribuna di Treviso)
PIEVE DI SOLIGO, 16/07/2013
SMOG, PIEVE DI SOLIGO PEGGIO DI CONEGLIANO E TREVISO
MONITORAGGI DI ARPAV E ULSS, L'ARIA SOLIGHESE E' INQUINATA: CACCIA ALLE CAUSE
Peggio di Treviso e Conegliano. L’aria di Pieve di Soligo, secondo i primi risultati del monitoraggio condotto da Arpav, Provincia, Usl 7, Usl 8 e 11 Comuni, è più inquinata di quella che si respira nelle due città più grandi della Marca. Allarme soprattutto per i valori delle Pm10, le famigerati polveri sottili, e dei composti organici volatili (come il benzene). I risultati si riferiscono a due campagne di raccolta dati, condotte rispettivamente dal 23 maggio al 3 luglio 2012, e dal 20 dicembre al 10 febbraio 2013. Dati ancora più allarmanti se si pensa che la centralina era stata collocata nella scuola elementare di Solighetto, in via Fabbri. Per le polveri sottili, meglio l’estate che l’inverno. Da dicembre a febbraio di quest’anno, infatti, per diversi giorni si è osservato il superamento del valore limite giornaliero di 50 micrometri per metro cubo, con valori spesso tra 60 e 70, e un record di 140 (la sera dei Panevin). La legge stabilisce che il superamento del valore limite di 50 non possa ripetersi per più di 35 volte l’anno: secondo i calcoli Arpav, di questo passo il limite sarà superato. Nello stesso periodo, la stazione fissa di Conegliano, che ha il triplo degli abitanti di Pieve, registrava valori inferiori sia per le concentrazioni di Pm10, sia per quelle di benzene. Impressiona, poi, il confronto con il capoluogo per quanto riguarda la concentrazione media di benzopireni, molecole cancerogene presenti nel fumo di sigaretta, nella combustione dei rifiuti indifferenziati, nello scarico dei motori diesel e di tutti i motori alimentati con combustibili pesanti. A Pieve concentrazione media di 2,9 nanogrammi al metro cubo, contro i 2,6 rilevati nello stesso periodo a Treviso, nella centralina fissa di via Lancieri di Novara. Cifre che superano l’Obiettivo di Qualità, fissato a 1 nanogrammo per metro cubo. Pieve si scopre inquinata, parte la caccia alle cause. (La Tribuna di Treviso)
MIANE, 02/07/2013 - NO! AL SANGUE DEI COMUNI DOCG
PROPOSTA CHOC DI UNA DONATRICE. L'AVIS DISCUTE MA NON VIETA
Una proposta-choc: vietare ai residenti dei 15 Comuni Docg di donare il sangue. Sarebbe infatti “inquinato” dalle sostanze cancerogene dei pesticidi irrorati sui vigneti di Prosecco. La
lettera, inviata da una donatrice di Miane e recapitata alla segreteria Avis regionale, è destinata a far discutere. Ma non è caduta nel vuoto e il rapporto tra ambiente e pesticidi è stato
oggetto di un’inchiesta della stessa Avis. Che, per il momento, non pare tuttavia intenzionata a sposare l’idea della sua donatrice, ma promette attenzione: «Se da un punto di vista
legislativo e sanitario essere esposti a sostanze potenzialmente cancerogene non preclude la donazione (altrimenti dovrebbero esserne esclusi anche tutti gli abitanti delle grandi città e i
fumatori), la questione riguarda però la salute di tutti i residenti in tali zone». Avis, che ha risposto alla lettera dalle pagine del suo periodico trimestrale, spiega di non volersi sostituire
alle autorità sanitarie e amministrative che hanno lo scopo di tutelare la salute pubblica. E riporta le considerazioni di Wwf Altamarca e del dottor Roberto Magarotto, dipartimento di oncologia
dell’ospedale S. Cuore-don Calabria di Negrar, in provincia di Verona, che ricorda come in Francia il Parkinson sia stata riconosciuta malattia professionale per gli agricoltori che usano
pesticidi. Per la volontaria di Miane, tanto basta: «Il donatore che, seppure attento alla propria condotta alimentare e comportamentale, viene costretto contro la propria volontà a
inalazioni pressoché settimanali di pericolosi fitofarmaci per sei mesi l’anno è da considerarsi persona sana?».
(a.d.p.)
MIANE, GIUGNO 2013
AVIS Veneto
Inchiesta: Ambiente e Pesticidi
IL VINO FA BUON SANGUE, ANCHE I PESTCIDI???
CAMPEA, 01/07/2013 ore 6.30 - CANNONE IN FUNZIONE SULLE COLLINE DI VIA VERDI
Una volta la popolazione si risvegliava col canto dei galli e degli uccelli selvatici dei nostri boschi.
Oggi, da aprile a settembre tanti risvegli avvengono a suon di cannone.
Mentre sorseggi un caffè odi come un fischio di turbine...
il turista ignaro si interroga su cosa sia quel rumore...
la gente del posto sa bene che si tratta di un cannone, uno dei tanti cannoni in funzione nella colonia del vino...
si, perchè Campea oggi è questo, una colonia da sfruttare e da spremere per produrre tanto prosecco...
CAMPEA, 29/07/2013 - ELICOTTERO IN AZIONE SULLE COLLINE DI VIA RIVE
Oggi a Campea, più tardi a Miane, ieri a Valdobbiadene.... Da Aprile a Settembre i bombardamenti a base di pesticidi, via aria sono la sola certezza della popolazione.
La Comunità Europea li ha vietati, ma i Comuni della DOCG continua ad autorizzare l'uso dell'elicottero a suon di deroghe.
...e domani "CANEVANDO" a San Pietro di Barbozza, uno dei tanti eventi volti a sponsorizzare il vino prosecco e a fare profitto (40 euro x 500 partecipanti = 20.000 euro).
Ma quanti sanno realmente che "esperti del territorio" accompagnano gli ignari visitatori lungo percorsi altamente contaminati e si fanno persino pagare 40 euro a persona...per farsi portare a respirare tra le vigne contaminate dai veleni...
... così gruppi di visitatori disinformati, abbigliati con T-shirt gialla sponsorizzante l'evento, ed armati di calice e "pignatel" si rendono disponibili a questo gioco dei furbi, degli apprifittatori, che si tengono ben lontani dal raccontare ai partecipanti quello che realmente sono le colline del prosecco DOCG.
REFRONTOLO, 21/06/2013 - TRATTAMENTI VICINO ALL'ASILO
MAMME IN RIVOLTA. LA DIRETTRICE SCOLASTICA DENUNCIA CHE I VIGILI NON RIESCONO A MULTARE
Pesticidi, scoppia la rivolta delle mamme. A Refrontolo, giovedì scorso, la mamma di un bimbo dell’asilo in via degli Alpini ha segnalato in Comune un trattamento effettuato al confine con la scuola materna, poco prima che i bambini uscissero all’aria aperta. A Conegliano, nei primi giorni di giugno, la direttrice di una scuola in via Giunti ha denunciato alla polizia locale un agricoltore che stava trattando i suoi vigneti, adiacenti all’istituto, durante la ricreazione. In entrambi i casi, nessuna sanzione. A Refrontolo i vigili, che qualche settimana fa avevano notificato la prima multa della stagione a un agricoltore intento a trattare il vigneto dalla strada pubblica, stavolta non sono intervenuti in tempo, e la mamma ha chiesto alle maestre di non far uscire i bimbi durante la ricreazione. «Io, per sicurezza, quando ho visto il viticoltore irrorare il vigneto vicino all’asilo, giovedì mattina alle 9, ho chiamato le maestre per chiedere che i bimbi non uscissero, ma non è bastato» spiega da Refrontolo mamma Laura. «Ho chiamato anche in Comune, è impressionante il numero di trattamenti». A dare man forte a Laura c’è anche un’altra mamma, Monia, che spiega: «Vivo a Refrontolo, ma in questa stagione mi trasferisco altrove». La protesta nel Coneglianese ha raggiunto anche il sindaco Floriano Zambon: «Un regolamento esiste e tutti si aspettano che venga rispettato» ha scritto la mamma di un bambino di tre anni e mezzo. Operazione difficile, secondo il comandante della polizia locale Luca Zenobio, che evidenzia come un vigile non possa, a occhio nudo, identificare i prodotti utilizzati dall’agricoltore. (La Tribuna di Treviso)
CAMPEA, 16/06/2013 Via Rive
Una calda domenica d'estate. Ti svegli e rimpiangi i tempi in cui potevi portarti la tazzina di caffè in giardino e fare colazione fuori, gustando a pieni polmoni il profumo dell'erba ed il canto degli uccelli.
Impossibile!
I tuoi vicini stanno trattando il loro vigneto, vicino a casa tua.
L'acre odore dell'aria ti irrita la gola e ti provoca bruciore agli occhi.
Il Regolamento Intercomunale di Polizia Rurale firmato dai 15 luminari sindaci della DOCG Prosecco Conegliano-Valdobbiadene recita così:
Art. 6 E’ fatto divieto trattare con prodotti fitosanitari e loro coadiuvanti in presenza di vento che abbia una intensità tale da provocare la deriva della miscela, e la conseguente contaminazione di altre colture o aree non interessate al trattamento.
Nel momento in cui casa mia viene investita da questi insopportabili odori, ritengo che la mia proprietà sia stata CONTAMINATA....
ma nessun vigile (peraltro fuori servizio la domenica) o organo preposto al controllo è in grado di provarlo e testimoniarlo!!!
Ed io cittadino, violentato nel mio domicilio con la complicità di chi ci governa, non posso che sigillarmi in casa, nel tentativo di proteggere la mia salute e ringraziare il mio sindaco (Angela Colmellere) per aver sottoscritto un INUTILE ed INAPPLICABILE regolamento di polizia rurale.
P.S. mi dispiace di non poter postare l'odore.... ma immaginate di chiudervi in uno stanzino riempito di spray anti-mosche.
CAMPEA 14/06/2013 - Nuovo impianto in Via Talponade
Tutti conoscono la fredda Via Talponade, la comoda strada che da Pedeguarda conduce a Campea. E' una strada simpaticamente chiamata "la piccola Siberia" per le temperature particolarmente rigide che si registrano nei mesi invernali.
Tanti ricorderanno il curvone di questa via, quello che d'inverno il ghiaccio fa brillare.
Ebbene, in questi giorni qualche accorto "imprenditore agricolo" ha piantumato un nuovo vigneto, proprio in prossimità del curvone.
Sarebbe interessante conoscere quale tipologia di vite abbia piantato per poter proliferare bene in un'area non esattamente rispondente alle esigenze di una pianta mediterranea come la vite.
Resta il fatto che il Comune di Miane continua a non porre un freno alle nuove piantumazioni.
MIANE, 08/05/2013 - Via Pre Jacobino, 3
Spettacolare paesaggio collinare durante uno dei tanti trattamenti a base di pesticidi.
-Chi beve il Prosecco conosce questo triste backstage?
-Il turista tesdesco approverebbe di passeggiare o correre in bicicletta dove questo a scempio ha luogo in ogni vigneto trattato col metodo convenzionale?
-Quante vittime vogliono contare i 15 sindaci della DOCG prima di prendere una seria posizione mettendo in primis la SALUTE delle persona e dell'ambiente?
MIANE, 31/03/2013
LETTERA DI ROBERTO DE NONI, PAPA' DI MIANE, AL SINDACO COLMELLERE ANGELA
Profonda preoccupazione, umiltà, tenacia, amore sincero per la propria terra e per il futuro dei nostri figli, speranza che una saggia inversione di rotta possa venire anche da volontà e determinazione di un sindaco giovane....
Queste sono le parole d'ordine nei pensieri che Roberto De Noni rivolge al suo sindaco... doverosa una risposta concreta ad un padre esemplare, che ha avuto la forza ed il coraggio di parlare a testa alta di un problema che tanti padri tacciono, per paura di compromettersi o semplicemente perchè non sono stati toccati nel vivo dallo strazio della malattia.
E tutti noi, abbiamo l'obbligo morale di appoggiarlo per scuotere queste istituzioni ingessate dalla burocrazia, vicine agli interessi economici di pochi e lontane ai bisogni della gente comune, quella che chiede solo il RISPESTTO DEL DIRITTO ALLA SALUTE.
CAMPEA, 28/05/2013 - Via Talponade e diserbante
Il Sig. Sindaco Angela Colmellere, sembra aver autorizzato l'uso di diserbante sul ciglio della strada.
La stessa striscia gialla si può "ammirare" anche lungo la strada tra Campea e Miane.
Forse è troppo costoso per le casse del comune pagare qualcuno che sfalci l'erba.
Non potrebbe questa, essere una attività, seppure temporanea, per quanti hanno perso il lavoro?
Ma la fantasia dei sindaci e degli amministratori locali si ferma dietro la certezza del LORO sicuro stipendio...
Se c’è una cosa che manca, invece, è la consapevolezza diffusa della necessità di salvaguardare il territorio: è la popolazione che deve pretendere di non vedere sacrificato l’ambiente in cui vive e il proprio benessere al profitto economico
Prosecco DOCG – Declassate quei vigneti !!!
In relazione alle denuncie di disboscamenti incontrollati e pesanti sconquassi dei terreni per ricavarne vigneti all’interno del perimetro dell’area destinata al «CONEGLIANO VALDOBBIADENE - PROSECCO» a Denominazione di Origine Controllata e Garantita (DOCG), vorrei lanciare questo appello al CONSORZIO DI TUTELA del Vino Conegliano-Valdobbiadene Prosecco con Sede a Solighetto:
DECLASSATE QUEI VIGNETI !!!
Se si vuole veramente salvaguardare gli interessi della “denominazione” nonché quelli più ampi che riguardano TUTTA la popolazione residente, NON SI POSSONO PIU’ TOLLERARE QUESTI SCEMPI !
E’ ORA DI AGIRE, DI PASSARE DALLE PAROLE AI FATTI !
E’ inutile che nel bollettino periodico, distribuito a tutti i viticoltori, il Presidente del Consorzio di Tutela chiosi che la salvaguardia del territorio e delle sue peculiarità sono FONDAMENTALI per garantire i consumatori del prosecco sulle qualità superiori del vino prodotto.
Al cosiddetto “vertice della piramide” non si arriva per via burocratica ma attivando delle regole precise e chiare e soprattutto facendole rispettare.
L’ INERZIA del Consorzio di Tutela sotto questo aspetto basilare è sotto gli occhi di tutti.
Questo “laissez faire” lascia spazio e buon gioco a dei veri e propri speculatori !!! Altro che “viticoltura eroica” !
Qui agiscono, pressochè indisturbati, “personaggi” vari (comunque sempre gli stessi e ben individuabili) che stanno approfittando in modo vergognoso di una situazione favorevole SPECULANDO IN MODO SFACCIATO !
Come si può ingannare il consumatore spacciando per “superiore” un vino prodotto da viti piantate in un substrato inerte che serve solo da mero supporto ?
Sbancamenti, con spostamenti di migliaia di metri cubi di terreno fertile, con scavi in profondità di alcuni metri fino agli strati profondi del suolo facendo sterminio dell’humus e della biodiversità creata in millenni; riempimenti di avvallamenti, spianamenti dei rilievi, livellamenti tipo “biliardo”, interramento dei canali di scolo delle acque meteoriche, distruzione di siepi e boschetti, sradicamento di qualsiasi albero presente, piantumazione di filari di viti allineate con il laser per una precisione millimetrica, filari che vanno spesso e volentieri a percorrere la linea di pendenza dei versanti in barba ai successivi effetti di erosione del suolo; sono solo alcuni aspetti che dovrebbero indurre a FERMARE IMMEDIATAMENTE QUESTI SFREGI !
Si parla poi di tutelare il paesaggio, ma cosa fa concretamente il Consorzio di Tutela ? Solo dichiarazioni di principio. Si partecipa a convegni come “PaesAgire”; si pubblicano interventi di
“esperti” vari che raccomandano di prestare attenzione agli aspetti che caratterizzano il nostro bel territorio per non essere penalizzati dal punto di vista dell’”immagine” da parte di ipotetici
“visitatori” interessati al “prosecco” che potrebbero restare turbati.
Si dimentica che la tutela del paesaggio e del patrimonio storico e artistico è sancito in modo indelebile nella nostra Costituzione, all’art. 9, perché appartiene a tutti ed è un “patrimonio” comune. A buona memoria, riporto qui sotto una testimonianza del Prof. Settis:
Art. 9 della Costituzione: “La Repubblica tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”
<<I danni al paesaggio ci colpiscono tutti, come individui e come collettività. Uccidono la memoria storica, feriscono la nostra salute fisica e mentale, offendono i diritti delle generazioni future. L’ambiente è devastato impunemente ogni giorno, il pubblico interesse calpestato per il profitto di pochi. Le leggi che dovrebbero proteggerci sono dominate da un paralizzante ‘fuoco amico’ fra poteri pubblici, dai conflitti di competenza fra Stato e Regioni. Ma in questo labirinto è necessario trovare la strada: perché l’apatia dei cittadini è la migliore alleata dei predatori senza scrupoli. È necessario un nuovo discorso sul paesaggio, che analizzi le radici etiche e giuridiche della tradizione italiana di tutela, ma anche le ragioni del suo logoramento. Per non farci sentire fuori luogo nello spazio in cui viviamo, ma capaci di reagire al saccheggio del territorio facendo mente locale. La qualità del paesaggio e dell’ambiente non è un lusso, è una necessità, è il miglior investimento sul nostro futuro. Non può essere svenduta a nessun prezzo. Contro la colpevole inerzia di troppi politici, è necessaria una forte azione popolare che rimetta sul tappeto il tema del bene comune come fondamento della democrazia, della libertà, della legalità, dell’uguaglianza. Per rivendicare la priorità del pubblico interesse, i legami di solidarietà che sono il cuore e il lievito della nostra Costituzione.>>
(Salvatore Settis – Italia Nostra)
FARRA DI SOLIGO, 23/05/2013
WWF Alta Marca rivela in maniera trasparente cosa realmente l'elicottero riversa sopra le nostre teste.
Intanto i 15 sindaci della DOCG continuano la loro vergognosa parte in questo "Festival delle BUGIE" tranquillizzando il popolo bue.
Se avessero letto la scheda di rischio dei prodotti buttati nei piatti dei clienti del ristorante e nei polmoni dei bambini che giocavano, avrebbero invece detto che il prodotto Aviocaffaro è composto dal 20% di ossicloruro tetraramico e da ben l’80% di coformulanti e il prodotto Aviozolfo è composto dall’85% di zolfo e dal 15% di coformulanti. I coformulanti sono additivi chimici segreti non rivelati dalle case produttrici.
AVIOCAFFARO 2012
Sospensione concentrata
Anticrittogamico a base di rame per impieghi con elicottero in vigneti
COMPOSIZIONE (riferita a g 100)
Rame metallo (sotto forma di
ossicloruro tetraramico) ....................................g. 20 (276 g/l)
Coformulanti........................................... q.b. a g. 100
Registrazione Ministero della Salute n° 15413 del 09.05. 2012. Autorizzazione valida dal 09.05.2012 2012 sino al 05.09.2012
AVIOZOLFO 2012
Fungicida per vigneti
POLVERE BAGNABILE
PER IRRORAZIONI CON ELICOTTERO
COMPOSIZIONE
Zolfo puro (esente da selenio) g 85
Coformulanti q.b. a g 100
Quindi basta eufemismi e basta raccontare che c’è solo zolfo e rame. Il problema è capire cosa sono questi coformulanti. I rappresentanti del Consorzio, in particolare il signor Adami, nella conferenza tenuta a Vidor il 12.12 2012 ha affermato che sono composti inerti che non fanno male a nessuno.
Questo non è vero!!!!!!!
(leggi tutto il comunicato stampa qui sotto)
LETTERA APERTA DEL MOVIMENTO 5 STELLE PIEVE DI SOLIGO, AI 15 SINDACI DELLA DOCG PROSECCO
Comunicato stampa
LETTERA APERTA DEL MOVIMENTO 5 STELLE PIEVE DI SOLIGO (TV) AI SINDACI DEI 15 COMUNI DOCG PROSECCO
PIEVE DI SOLIGO (TV), 22.05.2013 - Il Movimento 5 Stelle e le associazioni ambientali aderenti a questa iniziativa, facendosi interpreti del disagio e della preoccupazione che molti cittadini dimostrano, e consapevoli del continuo incremento di neoplasie maligne nella nostra zona, informano i cittadini che hanno presentato una:
Lettera aperta ai Sindaci dei 15 Comuni della DOCG prosecco
con le seguenti domande
, affinché spieghino ai propri concittadini cosa hanno fatto negli ultimi cinque anni e quali programmi hanno previsto per:
1) tutelare la salute delle persone e la biodiversità ambientale
2) invertire il trend di crescita delle neoplasie maligne, cod. E-048 dell'ULSS7
3) risolvere il contenzioso che hanno creato, tutt'ora irrisolto, tra chi irrora le proprietà altrui e gli abitanti con i loro famigliari, che non possono più vivere, in salute, la loro
esistenza
4) applicare le numerose leggi che tutelano la salute delle persone e la biodiversità ambientale e che dimostrano, attualmente, di non conoscere.
Le Leggi dimenticate sono:
a) Il "Principio di Precauzione", inserito sia nella legislazione CE che in quella Italiana, che dice:
“il principio di precauzione è il principio generale del diritto comunitario che fa obbligo alle autorità competenti di adottare provvedimenti appropriati al fine di prevenire taluni rischi
potenziali per la sanità pubblica, per la sicurezza e per l’ambiente, facendo prevalere le esigenze connesse alla protezione di tali interessi sugli interessi economici,
quando sarà accolto nelle ordinanze e nelle delibere comunali?
b) Il recepimento concreto del significato dei "Gruppi Vulnerabili", Regolamento CE1107/2009, quando sarà accolto nelle ordinanze e
nelle delibere comunali?
Questa è la definizione dei «Gruppi vulnerabili»:
“sono le persone che necessitano di un’attenzione particolare nel quadro della valutazione degli effetti acuti o cronici dei prodotti fitosanitari sulla salute.”
“Tale categoria comprende le donne incinte e in allattamento, i nascituri, i neonati e i bambini, gli anziani, i lavoratori e i residenti fortemente esposti ai pesticidi sul lungo
periodo”
c) Altre leggi pressoché dimenticate, sono il D.Lgs 152/2006, la direttiva 2009/128/CE ed il
Dlgs 150/2012 - Attuazione della direttiva 2009/128/CE, quando verranno spiegate a tutti i cittadini per renderli consapevoli e
partecipi "attivi" della difesa della loro salute e dell'ambiente?
Considerazioni finali
Per quanto tempo continueranno a credere che fare il Sindaco significhi solo creare debito pubblico, trascurando d'interessarsi della qualità della vita dei cittadini?
I nostri Sindaci hanno dimenticato che ricoprono cariche elettive, ed è per questo che non rispondono pubblicamente ai cittadini del loro operato?
Non basta parlar loro, una volta ogni cinque anni, promettendo cose che normalmente non avverranno, richiedendone il voto per poi scomparire in un quinquennale silenzio!
Richiesta ai Sindaci dei 15 Comuni DOCG
I Sindaci sono delegati dalla
Costituzione (art.32) a proteggere la salute pubblica.
É veramente importante e non più procrastinabile che, assumendosi pienamente le responsabilità loro conferite dall'art.32 della Costituzione, s'impegnino con l'energia e la volontà
fin qui mai dimostrata, nel loro compito primario della tutela della salute dei cittadini e della biodiversità!
Il M5S è disponibile, immediatamente, a collaborare con i Sindaci che lo richiedano
M5S Conegliano |
Gruppo VittorioVeneto5Stelle |
M5S Pieve - Farra di Soligo |
Associazione WWF AltaMarca |
Associazione MDF |
Associazione Martin Pescatore |
Informazioni e accrediti
UFFICIO STAMPA Movimento 5 Stelle Veneto
ufficiostampa@movimento5stelle-veneto.it
Cell. 333 – 433 97 37
PIEVE DI SOLIGO, 23/05/2013
Cittadini preoccupati, tumori in aumento! Fermate i pesticidi
OGLIANO, 23/05/2013 DISERBANTE SU ULIVETO
Le immagini rilevate a suo tempo da Street View confermano la prassi consolidata di ricorrere ad "erbicidi" in questa proprietà
FARRA DI SOLIGO, 21/05/2013
PESTICIDI SUL PIATTO E SULLA TESTA, CLIENTI FUGGONO DAL RISTORANTE.
Elicottero spruzza fitofarmaci, e fa scappare i turisti. Increduli
IL CARO PREZZO DEL PROSECCO COMINCIA A PRESENTARE IL SUO CONTO ANCHE AI TURISTI, NON SOLO ALLA POPOLAZIONE LOCALE, MOLESTATA DAI TRATTAMENTI PER 4-5 MESI ALL'ANNO CON L'AVVALLO DEI 15 SINDACI DELLA DOCG
Primo, secondo e contorno a base di pesticidi. È successo sabato tra i vigneti di Farra di Soligo, dove i clienti di un ristorante sulla collina di San Gallo sono stati irrorati dall’elicottero del Prosecco, impegnato nel primo trattamento della stagione, mentre stavano pranzando all’aperto. E se queste sono le premesse, sono in arrivo mesi caldissimi sul fronte pesticidi.
C’è poco da scherzare, secondo i titolari del ristorante, che hanno avvisato sindaco e vigili urbani subito dopo il verificarsi dello spiacevole episodio. Quanto successo sabato è un pessimo biglietto da visita per il nostro territorio, che vive anche di turismo. Secondo la ricostruzione dei titolari, l’elicottero avrebbe irrorato un vigneto più a valle, ma le goccioline di miscela (da sperare che non contenesse un coktail di sostanze tossiche e cancerogene) sarebbero state portate dal vento sul viso dei malcapitati clienti, che, imbufaliti, avrebbero chiesto spiegazioni ai camerieri. Qualcuno era straniero, e non capisce come possa l’elicottero volare così vicino a un ristorante, e irrorare tranquillamente vigneti…e turisti.
Il volo dell’elicottero sarebbe vietato a livello nazionale, a meno di deroghe concesse dalle singole Regioni. E anche per il 2013 la deroga da Venezia è arrivata puntuale.
La popolazione più sensibile, sta lottando da anni contro il problema dei massici trattamenti dei vigneti.
Sembra tuttavia che le autorità locali vogliano contare prima i danni e poi correre ai ripari.
Andrea Zanoni, deputato al Parlamento europeo
Comunicato stampa del 21 maggio 2013
Farra di Soligo (TV): pesticidi nel piatto dei cittadini seduti a tavola.
Zanoni. «È scandaloso che un elicottero irrori di pesticidi i cittadini a tavola. Andrò a fondo della questione»
Sabato 18 maggio 2013, gli ospiti di un ristorante tra i vigneti di Farra di Soligo (TV) hanno pranzato a base di pesticidi sparsi a pioggia da un elicottero. L’eurodeputato Andrea Zanoni ha affermato: «Sto valutando se presentare una seconda interrogazione alla Commissione europea, che già nell’aprile scorso aveva sancito il divieto di irrorazione aerea dei pesticidi»
Sabato 18 maggio 2013, a Farra di Soligo (TV), i clienti di un ristorante sulla collina di San Gallo sono stati irrorati di pesticidi da un elicottero impegnato nel trattamento di un vigneto.
Sono scattate le chiamate a Vigili urbani, Carabinieri, Vigili del Fuoco, al sindaco di Farra Giuseppe Nardi da parte dei clienti che stavano pranzando e dei genitori dei bambini che giocavano nel campo sportivo comunale.
Al passaggio dell’elicottero, le persone sono state investite da odori sgradevoli e da una pioggia di goccioline al pesticida. Il sindaco Nardi ha dichiarato di aver da tempo chiesto un incontro all’Eliconsorzio e di aver ricevuto in risposta solo i fogli con le autorizzazioni al sorvolo.
I testimoni del volo a base di pesticidi hanno raccontato che l’elicottero, nel primo pomeriggio, volava più basso rispetto al primo sorvolo della mattinata e il vento trasportava alla deriva i fitofarmaci.
L’eurodeputato Andrea Zanoni, membro della Commissione ENVI, Ambiente, Salute Pubblica e Sicurezza Alimentare al Parlamento europeo, ha affermato. «È una vergogna che sia consentito spargere veleno su bambini che giocano all’aperto e persone che stanno semplicemente mangiando e si ritrovano nel piatto i pesticidi. È in vigore la Direttiva 2009/128/CE, che vieta l’irrorazione aerea, prevedendo deroghe solo in condizioni limitate e controllate, ovvero quando non è possibile procedere diversamente. In realtà, sulle colline di fronte a San Gallo, non serve l’elicottero: sono trattorabili e piene di abitazioni e attività turistiche ».
Il volo dell’elicottero, dunque, è vietato salvo deroghe concesse dalle singole Regioni e per il 2013 la deroga da Venezia purtroppo è arrivata puntuale.
«Ritengo non vi siano gli estremi per aver concesso la deroga e chiederò alla Regione l’immediato ritiro. Andrò in fondo alla questione: sto già valutando se presentare una seconda interrogazione alla Commissione europea dopo quella dell’aprile 2012. Invito i titolari del ristorante e i clienti a fare denuncia richiamandosi all’articolo 674 del Codice Penale, che prevede
“l’arresto fino a un mese o l’ammenda fino a duecentosei euro per chi getta cose atte ad imbrattare o a molestare le persone”».
BACKGROUND
L’8 marzo 2012, l’eurodeputato Zanoni ha presentato un’interrogazione alla Commissione europea per denunciare l’indiscriminato utilizzo dell’elicottero per irrorare di pesticidi i vigneti del prosecco nella Marca trevigiana e chiedere un intervento della Ue per tutelare la salute dei cittadini.
Il 26 aprile 2012 la Commissione ha risposto a Zanoni sottolineando l’articolo 9 della Direttiva 2009/128/CE che prevede il “divieto dell’irrorazione aerea con la possibilità di eventuali deroghe in condizioni estremamente limitate e controllate. La direttiva è pienamente applicabile a decorrere dal 14 dicembre 2011”.
A novembre 2011, Zanoni aveva portato la questione dell’uso dei pesticidi all’attenzione dell’Europa, chiedendo a Catherine Geslain-Lanéelle, Direttrice esecutiva dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare di Parma (EFSA) in commissione Ambiente al Parlamento europeo quali fossero le misure che si sarebbero adottate per contrastare l’utilizzo indiscriminato di pesticidi tossici e nocivi nel trattamento dei vigneti delle colline del trevigiano, a due passi dalle case dei cittadini (VIDEO).
Zanoni, già nel 2010 quando era consigliere provinciale a Treviso, aveva presentato un’interrogazione alla Provincia per chiedere di segnalare i vigneti trattati indicando le precauzioni da adottare, informare la popolazione, promuovere l’utilizzo di metodi biologici nel trattamento dei vigneti del prosecco, effettuare analisi del sangue e delle urine di un campione di residenti nelle aree coltivate a vigneto, identificare le aree sensibili come scuole, asili, abitazioni, regolamentare con precise distanze di sicurezza l’impianto di nuovi vigneti, effettuare studi epidemiologici in riferimento alle patologie tumorali, monitorare le falde acquifere della zona per ricercare eventuali residui dei pesticidi e analizzare a campione i vini al fine di individuare l’eventuale presenza di pesticidi (VIDEO).
Andrea Zanoni, deputato al Parlamento europeo
Comunicato stampa del 16 maggio 2013
Bosco centenario distrutto dalle ruspe a Refrontolo (TV) per far posto ad un vigneto.
Zanoni: «Voglio vederci chiaro e chiederò tutte le autorizzazioni e valuterò ogni iniziativa legale»
Il Corpo Forestale dello Stato e l’Agenzia Regionale per la Protezione e la Prevenzione Ambientale del Veneto stanno effettuando sopralluoghi nell’area venduta dalla Comunità Montana delle Prealpi Trevigiane ad una cantina vinicola di Valdobbiadene (TV). L’eurodeputato Andrea Zanoni ha affermato: «Andrò fino in fondo per verificare la regolarità di un “affare” che ha visto un bosco passare d’incanto a terreno agricolo, aumentando esponenzialmente il suo valore a vantaggio di un privato. Accerterò che le Direttive UE siano state correttamente applicate e chiederò di vedere il nulla osta ai lavori rilasciato dal Servizio Forestale regionale»
Continuano serrati i sopralluoghi del Corpo Forestale dello Stato e dell’Agenzia Regionale per la Protezione e la Prevenzione Ambientale del Veneto (ARPAV) nell’area in cui fino a poche settimane fa esisteva un bosco intercomunale.
Del bosco situato nel Comune di Refrontolo, al confine con i Comuni di Tarzo e Cison, dopo il passaggio delle ruspe, sono rimasti solo enormi tronchi a simboleggiare una ferita profonda del territorio (FOTO). «Sono immagini che fanno male e che mi danno la forza di dire che andrò fino in fondo, dando filo da torcere a chi ha permesso tutto questo. Chiederò subito copia del nulla osta rilasciato dal Servizio Forestale regionale. Scriverò a tutte le autorità coinvolte nel caso e al Comune di Tarzo, che ha dato il permesso a costruire. Voglio accertarmi che sia stata rispettata la Direttiva di Valutazione d’Impatto Ambientale 2011/92/Ue (VIA) e verificare come siano state applicate le norme di attuazione italiane dagli enti interessati».
Questo il commento dell’eurodeputato Andrea Zanoni, membro della Commissione ENVI Ambiente, Salute Pubblica e Sicurezza Alimentare al Parlamento europeo, che già lunedì 13 maggio 2013 ha scritto al Corpo Forestale dello Stato di Valdobbiadene e Vittorio Veneto (TV) affinché venissero individuati i responsabili e gli eventuali reati.
Zanoni ha anche espresso solidarietà a Giuseppe Piol, il primo residente a denunciare e documentare lo scempio ambientale nell’area che, fino a qualche tempo fa, era di proprietà della Comunità Montana delle Prealpi Trevigiane, ora presieduta da Gino Lucchetta. «Ritengo che vada approfondita la questione del conflitto di interessi dato che la vendita da parte dell’ente oggi guidato da Lucchetta è avvenuta a favore di una azienda di cui egli stesso è consulente come geologo - prosegue Zanoni - Il valore di questo terreno è aumentato in modo esponenziale a tutto vantaggio dell’acquirente privato. Ora mi domando: se era una questione di lucro, perché non ne ha approfittato la Comunità Montana, visto che le casse pubbliche sono sempre in rosso? Le Comunità Montane hanno tra gli obiettivi della loro istituzione la salvaguardia del territorio, ma se in realtà diventano complici di scempi ambientali come questo è meglio chiuderle e mandare tutti a casa».
Zanoni è rimasto molto colpito e amareggiato dallo scempio e da quello che rimane dopo il passaggio delle ruspe. «Voglio andare fino in fondo e spero di far vedere i sorci verdi a chi dovesse aver commesso errori. Se accerterò la sussistenza degli estremi legali, andrò di persona dal Procuratore della Corte dei Conti a denunciare l'eventuale danno erariale, visto che un bene pubblico venduto ad un privato per una cifra irrisoria ha dopo poco aumentato in modo esponenziale il suo valore».
BACKGROUND
Nel pomeriggio di venerdì 10 maggio, il Corpo Forestale dello Stato della Stazione di Valdobbiadene (TV) ha effettuato un’ispezione, dopo la segnalazione in centrale di un escursionista e albergatore di Refrontolo (TV), Giuseppe Piol, che per primo ha documentato quanto stava avvenendo sulle colline del Molinetto della Croda.
Un anno fa, quaranta ettari di bosco sono stati venduti all’asta dalla Comunità Montana delle Prealpi Trevigiane ad una cantina vinicola di Valdobbiadene per 225 mila euro. Ora, la proprietà li ha in parte rasi al suolo per far posto a vigneti. Giuseppe Piol è stato il primo a denunciare al Corpo Forestale dello Stato di Valdobbiadene, con fotografie alla mano, rifiuti da demolizione usati per i drenaggi.
Non è la prima volta che i boschi attorno al Molinetto della Croda di Refrontolo spariscono per far posto ai vigneti di Prosecco DOCG. La protesta di Giuseppe Piol ha ricevuto subito decine di messaggi d’appoggio, soprattutto sui social network.
Il Corpo Forestale sta indagando anche sui materiali usati nei canali di scolo e drenaggio. Durante l’ispezione, infatti, sono stati rinvenuti rifiuti da demolizione come tubi di metallo, piastrelle, calcinacci e polistirolo.
REFRONTOLO (Costa Bavera), 11/05/2013
CHI RINGRAZIERANNO UN GIORNO QUESTI BAMBINI, PER QUELLO CHE TUTTI NOI STIAMO SILENZIOSAMENTE PERMETTENDO NELLA NOSTRA TERRA?
Andrea Zanoni, deputato al Parlamento europeo
Comunicato stampa del 13 maggio 2013
Bosco intercomunale distrutto nel trevigiano. Zanoni scrive al Corpo Forestale dello Stato affinché i responsabili vengano assicurati alla giustizia.
Tra i Comuni trevigiani di Refrontolo, Cison e Tarzo, quaranta ettari di bosco sono stati venduti dalla Comunità Montana delle Prealpi Trevigiane e rasi al suolo per far posto a vigneti. Il Corpo Forestale dello Stato indaga sui materiali usati nei canali di scolo e drenaggio. L’eurodeputato Andrea Zanoni ha affermato: «Sono solidale con Giuseppe Piol, che ha denunciato quanto stava accadendo e sono a sua disposizione per qualsiasi attività di contrasto a questo scempio. Invito i Sindaci a fare tutte le verifiche del caso e a denunciare ogni eventuale abuso e violazione della legge»
Nel pomeriggio di venerdì 10 maggio, il Corpo Forestale dello Stato della Stazione di Valdobbiadene (TV) ha effettuato un’ispezione dopo la segnalazione in centrale di un escursionista e albergatore di Refrontolo (TV), Giuseppe Piol, che per primo ha documentato quanto stava avvenendo sulle colline del Molinetto della Croda.
Un anno fa, quaranta ettari di bosco sono stati venduti all’asta dalla Comunità Montana delle Prealpi Trevigiane ad una cantina vinicola di Valdobbiadene per 225 mila euro. Ora, la proprietà li ha rasi al suolo per far posto a vigneti. Giuseppe Piol è stato il primo a denunciare al Corpo Forestale dello Stato di Valdobbiadene, con fotografie alla mano, rifiuti da demolizione usati per i drenaggi.
Non è la prima volta che i boschi attorno al Molinetto della Croda di Refrontolo spariscono per far posto ai vigneti di Prosecco DOCG. La protesta di Giuseppe Piol ha ricevuto subito decine di messaggi d’appoggio, soprattutto sui social network.
Il Corpo Forestale sta indagando anche sui materiali usati nei canali di scolo e drenaggio. Durante l’ispezione, infatti, sono stati rinvenuti rifiuti da demolizione come tubi di metallo, piastrelle, calcinacci e polistirolo.
L’eurodeputato Andrea Zanoni, membro della Commissione ENVI Ambiente, Salute Pubblica e Sicurezza Alimentare al Parlamento europeo ha affermato: «Oggi stesso ho scritto al Corpo Forestale dello Stato di Valdobbiadene e Vittorio Veneto affinché vengano individuati i responsabili e gli eventuali reati. Sono solidale con Giuseppe Piol e sono a sua disposizione per qualsiasi attività di contrasto a questo ennesimo scempio del territorio che massacra le nostre colline solo a fini di lucro. Invito i Sindaci di Refrontolo, Cison e Tarzo a compiere tutte le verifiche del caso e a denunciare al Corpo Forestale ogni eventuale abuso e violazione della legge».
MIANE 01/05/2013 - scritto da Lara
Primo maggio, inizio del calvario per chi vive nelle colline del Prosecco. Ecco allora che cittadini impotenti ed inermi al cospetto dell'esercito di contadini e sindaci compiacenti, si devono ritirare sulle montagne più alte per fare due passi respirando aria pura "forse".
Dalla splendida cornice di "croda Maor" svanisce la vana illusione di essermi allontanata dall'incubo dei trattamenti dei vigneti con sostanze cancerogene.
Guardate quale nube si solleva da un vigneto dietro la scuola materna di Miane...
Ricordo al sindaco Angela Colmellere, che l'effetto deriva ed i trattamenti in presenza di vento sono vietati dal Regolamento di Polizia Rurale.
... o forse è solo fumo da combustione.... ma anche questa è vietata dalle Legge 152/2006 che vieta durante tutto l'anno le combustioni all'aperto.
CREVADA 02/05/2013 - scritto da Gianluigi
Chi passa sulla strada da Pieve di Soligo a Conegliano sulla destra vede una specie di deserto artificiale e inquinato (vedi foto). Una volta c'era un bel boschetto verde, inoffensivo e pieno di vita e fiori di sottobosco, ora è desertificato con trattamenti multipli di erbicidi sistemici sui germogli degli alberi, nell'erba del terrapieno e naturalmente sotto la recinzione e sotto le viti.
Ci si domanda quali siano i costi esterni (inquinamento acqua, riduzione biodiversità, malattie) di queste azioni irresponsabili ed autorizzate dai sindaci e dal Regolamento di Polizia Rurale DOCG prosecco.
Vergogna!
E poi si produce anche il vino...
Cordiali saluti
Gianluigi Salvador
WWF AltaMarca
COLLALBRIGO 02/05/2013 - scritto da Fabio
Primo Maggio a Collalbrigo.
Una giornata da incubo!!
Una bella brezzolina primaverile annunciava al mattino una dolce giornata di quiete caldina.
Finalmente una giornata senza pioggia che possiamo dedicare all'orto, curato dai bambini.
I bambini, dopo giornate di scuola e perlopiù di ambienti chiusi, schizzano fuori a prendere zappette e attrezzi vari.
Ciascuno ha orgogliosamente il suo; chi più chi meno fornito.
Colazione allegra e appagante con la torta al limone fatta ieri dalla mamma con la pasta
madre.
Quindi tutto perfetto.
Perfetto?
Verso le 9.00 comincia un rumorino di fondo preoccupante.
E' un trattore. Dio mio, non starà mica pompando?
Eh sì, ma è un poco più lontano. Allora
avanti.
Nel giro di 15 minuti i trattori
si sono moltiplicati.
Le continue
giornate di pioggia, le distese dei nuovissimi vigneti,la stagione iniziata, hanno creato la "Combinazione Perfetta".
Alle 10.00 abbiamo dovuto alzare bandiera bianca e correre a tapparci in casa. Impossibile
restare fuori nell'aria avvelenata.
Erano
dappertutto!
Lontano, vicino,
vicinissimo, a 20 metri, giù sulle valli, su sui colli, a nord a sud a est a ovest.
Lo zanzareggiare fastidioso si allontanava e poi si riavvicinava.
Incredibile! Un festival delle irrorazioni.
Ma quanti sono?
Impossibile contarli.
Credo che mai come ieri l'aria di casa nostra possa aver
raggiunto un picco di concentrati velenosi.
Non bastava più stare chiusi in casa e abbiamo così deciso di andarcene per qualche ora.
Siamo tornati speranzosi verso le 17.30, ma le nuvole dei pesticidi erano sempre più alte, anche
perchè la brezza si era trasformata in venticello capriccioso che soffiava in tutte le direzioni: impossibile ripararsi.
Ho fatto le foto.
Altro che controlli, altro che niente deriva, altro che avvisare la popolazione che ci sarebbe stata l'irrorazione.
Niente di niente.
Il Regolamento NON CONTA NIENTE: è solo fumo negli occhi di
noi sciocchi.
Non c'è alcuna Costituzione
coi suoi diritti, non c'è alcuna legalità!
Ero preso da grande sconforto. E' stata una sconfitta: lasciare la propria casa perchè non puoi
restarci!
Lasciare la tua casa e
andartene via. Un senso di impotenza frustrante, mentre i bambini continuavano a chiedere: "Posso uscire?, posso andare a vedere il nido?".
Abbiamo perso cari amici.
Riconosciamolo: non c'è niente da fare!
Vincono gli interessi di pochi sulle pelle della stragrande maggioranza che deve subire.
Ma la colpa è anche nostra.
Un viticoltore, a casa del quale ero andato Lunedì quando aveva iniziato a pompare con una nuvola 5
metri sopra le viti, mi ha detto: "Mi no vede nessuna ostaria de Via XX Settembre che te dà vin biologico!, no i lo vol nessuni".
Ha ragione lui!!!
Dobbiamo aver coraggio noi. Coraggio anche di fare brutta figura.
Non solo comprare noi prodotti biologici (o farseli in casa
chi può, cercando di comprare il meno possibile), ma cominciare a chiederli (e dove si ha confidenza, anche pretenderli) anche ai bar e ristoranti che frequentiamo.
Intanto dalle cose più facili da controllare: l'olio (ci
beviamo di quelle schifezze in giro!!! che scatenano poi le allergie, quando va bene!), il vino ("Ma un bel ristorante come al too, nol pol servir vin inveenà: vui vin bio!"), lo zucchero da
mettere nel caffè ( non cadiamo nell'inganno delle bustine con lo zucchero marron che chiamano "grezzo". Molte volte in realtà è zucchero sbiancato chimicamente e poi ricolorato chimicamente). Il
pane magari! Più avanti chiederemo pizze al kamut o con farina bio (le trovate già ambedue alla "Pizzeria ai Laghetti" a Savassa di Vittorio Veneto; chiedete di Enio).
Insomma ero e sono veramente avvilito perchè, in fondo, non so fare nulla per difendere chi non
sa farlo fa solo: i miei bambini innocenti. Ma anche me stesso e mia moglie.
Che ci sto a fare ancora a Collalbrigo?; infatti andrà peggio nei prossimi due mesi.
E oggi fino alle ore 15.00 c'è stata la replica.
Stessa solfa, ma almeno i bambini hanno passato la mattinata
a scuola e alle 15.00 l'à tacà a scravassar, per cui hanno smesso di pompare, anche se a noi tocca stare in casa.
E domani???
Si ripete perchè la pioggia ha lavato via il trattamento e bisogna ripetere.
Un giovane viticoltore, molto sensibile alla cura
dell'ambiente, mi ha detto che alcuni hanno usato ieri solo una miscela di zolfo e rame, quindi bio.
Ma altri hanno usato cocktail molto "forti", proprio a causa delle piogge che favoriscono l'insorgere di funghi.
Adès ghe dise su na razion aa Madona. Mi ghe crede davero!
No me resta altro.
Fabio
CAMPEA 25/04/2013 - scritto da Daniela
C'era una volta un prato verde con alberi da frutta.... prima che le ruspe violentassero la collina e spianassero la terra per piantumare ancora un altro vigneto...
tra non molto ci sarà più vino nelle botti che acqua potabile nei rubinetti...
MIANE - Aprile 2013 - Striscioni lungo il percorso della Prosecchissima
Sono stati rubati gli striscioni esposti dal WWF Altamarca. L'affissione era avvenuta con apposite autorizzazioni scritte. E' rimasto solo lo striscione esposto dentro la Scuola Materna Maria Spadotto.
A chi possono dare fastidio dei messaggi che invitano alla moderazione dell'uso di veleni, per il bene della SALUTE pubblica?
CARTOLINA DALLE COLLINE DEL PROSECCO
CONEGLIANO, 20/07/2012 - Avvelenata dai pesticidi, Rosy Zampieri deve lasciare la propria casa
Prigioniera dei vigneti che circondano la sua casa, Rosy Zampieri ha deciso di trasferirsi per non aggravare le sue condizioni di salute. Rosy aveva deciso di raccontare la sua storia circa un mese fa, attraverso le pagine del nostro giornale, per denunciare una situazione che non è la sola a subire. Rosy vive sulla collina di Scomigo, immersa nel verde e anche se sembra una posizione invidiabile, in realtà per molti mesi all'anno deve chiudersi dentro casa oppure uscire con la maschera per non respirare l'aria intrisa di fitofarmaci. I proprietari dei vigneti che confinano con la sua proprietà sono piccoli viticoltori con i quali Rosy ha cercato di trovare un accordo affinchè limitassero i trattamenti o almeno li facessero quando lei non è in casa. Rosy è andata ad abitare in quella casa, che ha ereditato dalla sua famiglia, nel 2000. Intorno c'erano soltanto prati e alberi. “In 10 anni sono stata accerchiata dai vigneti – ci aveva raccontato – Ogni volta che l'atomizzatore passa tra i filari, cominciano i disturbi: bruciore alla gola, alle labbra, agli occhi. Certe volte mal di testa, nausea, dipende dal prodotto che usano”. Rosy è stata al pronto soccorso, si è rivolta all'Uls 7, ha chiesto l'intervento della polizia locale ed è stata ricevuta anche dal sindaco Zambon. “Sembra che nessuno possa fare nulla – dice – che non sappiano cosa fare”. Così dal 1 luglio Rosy si è trasferita, ha preso un appartamento in affitto perchè la situazione non era più sostenibile. “Il medico mi ha detto che ho subito uno stress psico-fisico notevole – spiega – e per non ammalarmi del tutto, ho deciso di trasferirmi almeno nei mesi più critici, quando l'aria è irrespirabile”. Le regole sull'uso dei fitofarmaci ci sono e sono contenute nel regolamento di polizia rurale e nel protocollo viticolo del Consorzio di tutela del Prosecco Docg. “Però non vengono fatti i controlli – dice Rosy – e mentre le medie e grandi aziende viticole stanno iniziando a capire la problematica, i piccoli produttori no”. E allora la gente che subisce tali situazioni è costretta ad autotutelarsi, anche allontanandosi da casa propria.
MIANE - Via Pre Jacobino 2012 Autorizzato nuovo impianto a ridosso della pista ciclo-pedonale
MIANE - Via Pre Jacobino Vigneto a ridosso della pista ciclo-pedonale
CISON DI VALMARINO Agosto 2012 - Fiera Artigianato Vivo
WWF Alta Marca ha raccolto 3.500 firme per chiedere ai 15 Sindaci della DOCG Conegliano-Valdobbiadebe di partecipare alla stesura del Regolamento di Polizia Rurale.
Richiesta rimasta vergognosamente priva di riscontro.
CONEGLIANO, 02/07/2012 - Io, avvelenata dai fitofarmaci
"Condannata ad una morte lenta”. Si sente così Rosy Zampieri che vive immersa nel verde e nella quiete della collina, a Scomigo. Attorno alla sua casa si stendono filari di vigneti. Una gabbia verde per Rosy che per molti mesi all'anno deve chiudersi in casa oppure uscire con la maschera per non respirare l'aria intrisa di fitofarmaci. “Sto vivendo un incubo – confessa – nel periodo dei trattamenti sui vigneti, non sono libera di fare nulla fuori casa. E' un problema serio”. Rosy è andata ad abitare in quella casa, che ha ereditato, nel 2000. Intorno c'erano prati e alberi. “In 10 anni sono stata accerchiata dai vigneti” dice. Ogni volta che l'atomizzatore passa tra i filari, cominciano i disturbi: “bruciore a gola, labbra e occhi – spiega Rosy – Certe volte mal di testa, nausea, dipende dal prodotto usato”. La scorsa settimana Rosy è andata al pronto soccorso, ma le hanno detto che non potevano fare niente. Ha scritto all'Uls7 e chiamato la polizia locale. Invano. “Ma io ho il diritto di respirare e di stare a casa mia”. L'anno scorso si è sottoposta all'analisi per controllare la tiroide “i valori erano tutti fuori” afferma. Alcuni fitosanitari agiscono infatti sugli ormoni. Rosy è arrivata allo stremo e ha deciso addirittura di vendere la casa, ma quando il possibile acquirente la vede... “Bella – dice – ma questi vigneti sono suoi?” e sparisce. I vigneti sono a 5 metri di distanza dal confine di proprietà, ma la deriva dell'irrorazione va ben oltre. Ecco perchè Rosy sostiene che il regolamento di polizia rurale che “gestisce” l'uso dei prodotti fitosanitari non è applicabile. “Proverò a rivolgermi al sindaco”, conclude Rosy che è disposta a offrirsi volontaria per sottoporsi alla campagna di analisi delle urine indetta dall'Uls7 proprio in questi giorni. “Ho deciso di parlare della mia situazione perchè è un problema di molti – conclude Rosy – che per mancanza di coraggio e paura di ritorsioni non si espongono”.
FARRA DI SOLIGO, 27/05/2012
RIVE VIVE "MA IO ARRIVO VIVO?"
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CHI SPUTEREBBE SUL PIATTO IN CUI MANGIA?
Anche il consorzio di tutela del prosecco ed i suoi direttori difendono l'uso dei fitosanitari... finchè si ammalano gli altri, loro preferiscono spartirsi i soldini di questo business a molti zeri.
Buona vendemmia ai coraggiosi che si fideranno di prestare la loro manodopera a 10 euro orari.
VIDOR - Volantino comunale
Il Sindaco di Vidor Albino Cordiali vieta l'accesso al percorso Storico Naturalistico "Tra sacro e pro..secco" nel periodo che va da aprile ad agosto compresi, di ogni anno, a causa dei trattamenti fitosanitari alle coltivazioni.
VIDOR, 31/08/2010 - Mons. MORETTO parroco di Vidor "Quei veleni ci uccideranno! Basta tacere, troppi hanno chiuso gli occhi"