A qualche mese dalla visita in Italia del Relatore speciale delle Nazioni Unite Marcos Orellana abbiamo ricevuto il Rapporto Finale (in allegato)
Il rapporto sarà presentato ufficialmente all’ONU al Consiglio per i diritti umani il 20 settembre 2022.
PAN Italia e PAN Europa hanno fornito a questo rapporto informazioni chiave relative ai pesticidi.
Il capitolo IV della relazione per ben sei punti è dedicata ai Pesticidi, punti che mettono in evidenza:
69. L'esportazione da parte di aziende italiane di pesticidi non omologati per l'uso nell'Unione Europea
70. Ritardo dell’approvazione del PAN - Piano d'Azione Nazionale italiano per i pesticidi.
71. Zone cuscinetto dei trattamenti.
72. Aumento significativo del volume dei pesticidi utilizzati in Veneto, in particolare nelle zone di produzione del prosecco.
73. Sono stati trovati pesticidi pericolosi nei parchi giochi per bambini vicino alle aree agricole dell'Alto Adige.
74. Città libere dai pesticidi.
Sul sito dell’ONU ci si può indirizzare al documento in inglese battendo in internet il codice: “A/HRC/51/35/Add.2” documento il cui titolo è: “Visit to Italy – Report of the Special Rapporteur on the implications for human rights of the environmentally sound management and disposal of hazardous substances and wastes.”
28/12/2021
I PESTICIDI NELL'AREA PROSECCO NELLA LISTA ONU DELLE EMERGENZE GLOBALI
Qualche giorno fa è uscito sui giornali l’annuncio del RAPPORTO ONU (vedi ALLEGATO: Veneto – La Tribuna ...), un rapporto dettagliato, prodotto da una fonte autorevole e terza, Marcos Orellana (Relatore speciale delle Nazioni Unite su sostanze tossiche e diritti umani), che ha analizzato per due settimane, dal 30 novembre al 13 dicembre 2021, varie realtà inquinate italiane, e soprattutto venete (vedi ALLEGATO: ONU rapporto su salute …).
Il RAPPORTO ONU sarà integrato con altri elementi e sarà presentato alla 51a sessione del Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite nel settembre 2022.
A proposito dei pesticidi il relatore delle Nazioni Unite Marcos Orellana :
1 – si dichiara turbato per l’esportazione di pesticidi prodotti in Italia e non approvati dall’Unione Europea per la loro pericolosità;
2 – auspica che il Piano di Azione Nazionale (PAN) per l’uso sostenibile dei pesticidi, scaduto nel 2018, sia rinnovato al più presto e vieti la vendita online dei pesticidi;
3 – chiede all’Italia di garantire che le zone tampone (ossia le fasce di terreno non trattato ai confini delle coltivazioni) siano sufficientemente ampie per proteggere i residenti e il territorio;
4 – rivela la sua preoccupazione per l’aumento significativo del volume di pesticidi utilizzati in Veneto in particolare nella zona del prosecco;
5 – conclude con le seguenti considerazioni:
- l'Italia dovrebbe intensificare gli sforzi per rimediare agli impatti negativi sul godimento dei diritti umani dovuti a decenni di industrializzazione;
- le autorità dovrebbero garantire l’utilizzo da parte delle industrie di tecnologie e metodi di produzione che non danneggino la salute dei residenti;
- ogni persona ha il diritto di vivere in un ambiente sano e privo di sostanze e rifiuti tossici.
Come potete notare, il relatore Marcos Orellana ha affrontato proprio le problematiche che ecologisti e residenti nei territori DOC e DOCG prosecco ribadiscono da anni.
L’inquinamento da pesticidi di sintesi, non solo nel Veneto ma anche nel resto del mondo, è causa ormai di un allarme globale, soprattutto per i costi esterni ambientali ed ecosistemici, costi mai veramente misurati e controllati nella Regione Veneto per esempio nella riduzione nell’inquinamento delle acque e degli uccelli e degli insetti.
Il Veneto, come risulta da ISPRA Rapporto nazionale pesticidi nelle acque 2020 , è fra le regioni italiane, di gran lunga il primo consumatore di pesticidi per ettaro di superficie agricola utile.
Purtroppo dicloropropene, glyfosate, folpet, mancozeb, metiram, cinque fra i primi pesticidi più venduti nel 2019 nella regione veneta, sono considerati o interferenti endocrini o sospetti cancerogeni o teratogeni e, allungati in media 300 volte con acqua, spruzzati per anni, decine di volte all’anno, producono un vero diluvio di chimica di sintesi che trasforma il suolo in una discarica di rifiuti pericolosi.
In particolare la provincia di Treviso, come risulta dal Rapporto ARPAV FAS 2020 , ha avuto in questi ultimi 10 anni, una crescita continua di utilizzo di pesticidi (vedi ALLEGATO: Pesticidi – Veneto vendita …) dovuta soprattutto all’aumento costante delle superfici viticole sia nell’area DOC che DOCG prosecco.
Solo con un’agricoltura biologica potremo proteggere le persone e i fattori ambientali dai gravi rischi e danni legati alla dispersione dei pesticidi di sintesi. Del resto anche Marina Montedoro, direttore Coldiretti Veneto e Presidente dell’Associazione Colline Unesco, sostiene che “… il biologico rappresenta un esempio di sistema produttivo orientato alla sostenibilità …”.
Gianluigi Salvador
Seconda querela da parte di sindacati agricoli e consorzi viticoli contro il Comune di Conegliano per il referendum comunale contro i pesticidi di sintesi - 9.12.2021
è proprio faticoso lottare per la tutela della salute dei cittadini e dell’ambiente, anche seguendo percorsi istituzionali, come la proposta di un referendum consultivo comunale contro l’utilizzo dei pesticidi di sintesi nel territorio del comune.
E’ quanto hanno dovuto constatare i componenti del Comitato Referendum Conegliano senza pesticidi. Infatti cinque istituzioni private come le tre associazioni sindacali agricole (Confagricoltura, Coldiretti, CIA) e i due consorzi viticoli (DOC prosecco e DOCG prosecco Valdobbiadene-Conegliano) hanno inviato un atto di citazione al Tribunale di Treviso nel quale si chiede al Giudice di far comparire ben sette soggetti privati e pubblici (il Comune di Conegliano, il Collegio dei Garanti del referendum, il Comitato referendario, il Ministero dell’Interno, il Ministero della Salute, il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare), per accertare l’illegittimità del Comitato dei Garanti, che dichiarava valido e legittimo il procedimento per il referendum consultivo comunale, e di conseguenza illegittimo il decreto del Sindaco che definiva la data del referendum.
La presente causa civile indirizzata al giudice ordinario è l’ultimo atto di un percorso affannoso che trae origine da un precedente ricorso straordinario al Presidente della Repubblica il 2.1.2020. Il Presidente lo aveva inviato per un parere al Ministero dell’Interno che, a sua volta, cinque mesi dopo, il 9.7.2020, era ricorso per un parere alla Giustizia Amministrativa (Consiglio di Stato). Il 24.3.2021, il Consiglio di Stato aveva dichiarato inammissibile il ricorso al Presidente della Repubblica per difetto di giurisprudenza e aveva invitato i ricorrenti a rivolgersi alla magistratura ordinaria.
E qui, infine, il 25.6.2021, il cerchio si chiude con il decreto del Presidente della Repubblica con il quale il medesimo Presidente declina la propria giurisdizione a favore del giudice ordinario.
Quattro mesi dopo, il 21.10.2021,i cinque ricorrenti sopra elencati hanno presentato la citazione a comparire al Tribunale di Treviso (Vedi ALLEGATO: Referendum-Atto di citazione...).
Non vorremmo che questa insistenza a produrre querele avesse l’obiettivo di allontanare la data per il referendum, visti i tempi lunghi necessari per ottenere una sentenza dalla giustizia italiana. Ciò priverebbe gli oltre 2500 cittadini di Conegliano firmatari del loro legittimo diritto di far esprimere sul dettato referendario i residenti della loro città.
In fin dei conti si tratta solo di un referendum comunale consultivo il quale, in caso di successo, delega semplicemente il Consiglio comunale a discutere e decidere sul dettato referendario. Forse c’è il timore che la popolazione nel dibattito cominci a discutere e a prendere coscienza sul tema della tutela della salute degli abitanti e del territorio, due valori essenziali di sopravvivenza.
Lascia molto perplessi la partecipazione all’iniziativa di ben tre sigle sindacali agricole, che avrebbero prima di tutto il dovere di interessarsi alla tutela della salute dei propri associati, della popolazione residente e del territorio in cui vivono.
Il Comitato referendario ha comunque nuovamente richiesto tre settimane fa al Sindaco di Conegliano un incontro per conoscere la data di indizione del referendum.
Le denunce dei disagi della popolazione a causa dei rischi delle derive dei pesticidi di sintesi, per i disboscamenti e gli sbancamenti entro il sito UNESCO delle colline del prosecco si diffondono anche fuori dall’Italia.
Vedi per esempio:
1 - in Svizzera alla RADIOTELEVISIONE SVIZZERA RSI LA1 – Trasmissione Falò del 4.11.2021 ore 21.00 – Le bollicine della discordia – Ticino c’è posto per il bio? Di Renato Pugina – Prima Parte: Ticino c’è posto anche per il bio? – Seconda parte ai 38’40” Servizio sul prosecco DOCG.
2 - in Cina con un video messo in onda il 24 ottobre 2021 da CGTN - China Global Television Network, in lingua inglese: - La produzione di prosecco frizzante rende "inabitabile" l'area patrimonio dell'UNESCO.
3 – Nella rivista ITALIA VERA “ Lo strano caso delle Colline del prosecco” un’area UNESCO è dichiarata Patrimonio dell’Umanità attraverso una inusuale, anzi unica procedura, la cui storia si può leggere al link:
Associazioni sindacali e Consorzi viticoli a favore dei pesticidi nel territorio del Prosecco hanno paura del referendum?
L’articolo “Siti UNESCO e turismo – Lo strano caso delle colline del Prosecco”, articolo estratto dalla rivista quindicinale online “ITALIA LIBERA” del 1 dicembre 2021 riporta in sintesi la lunga e strana storia della certificazione UNESCO delle Colline del Prosecco Conegliano- Valdobbiadene. Una storia rocambolesca, unica nelle procedure di certificazione dei siti Patrimonio dell’Umanità. Una storia unica perchè ha ottenuto una certificazione dopo una proposta di bocciatura della commissione di valutazione ICOMOS UNESCO la quale in seconda battuta ha cambiato completamente l’ottica della certificazione: da sito di produzione vinicola a sito paesaggistico e culturale. Infatti L’ICOMOS col secondo documento di proposta di certificazione, emesso con ben 15 raccomandazioni pesanti, ha completamente capovolto la frittata trascurando l’analisi delle vere problematiche sociali ed ambientali del territorio analizzato (a tavolino senza neanche una visita sul campo). Per esempio nel documento di proposta di certificazione non ha mai citato la parola “pesticidi”...
Gianluigi Salvador
Gianluigi Salvador
01/09/2021 MIANE Santuario del Carmine per SAVE THE BEES AND FARMERS
Manca solo un mese alla fine della raccolta firme per l’Iniziativa dei Cittadini Europei (ICE) “Salviamo le api e gli agricoltori”, iniziativa che scade il 30 settembre 2021.
Alla data più di 724.000 cittadini europei hanno chiesto alla Commissione europea di porre fine all'uso di pesticidi di sintesi, di prendere misure urgenti per proteggere la biodiversità e di sostenere gli agricoltori nella transizione agroecologica.
L’iniziativa della raccolta firme https://www.savebeesandfarmers.eu/ita/, è patrocinata da parecchie associazioni ecologiste europee e italiane, vuole rafforzare gli obiettivi delle strategie UE “Farm to Fork” e “Biodiversità 2030” e chiedere un rinnovo coerente del Piano di Azione Nazionale pesticidi.
Abbiamo bisogno di tutte le sensibilità ecologiste per raggiungere il milione di firme e portare i temi ed i risultati di questa iniziativa martedì 7 settembre 2021 a una conferenza stampa in Parlamento e il giorno successivo in udienza da Papa Francesco.
Proprio nell’enciclica “Laudato si’” sull’ecologia integrale, Papa Francesco sottolinea la pericolosità dei pesticidi e dei prodotti chimici che devastano sia la salute che la biodiversità, due valori condizioni essenziali di sopravvivenza (Vedi ALLEGATO: Laudato si’ – pesticidi rischio salute…).
IL VIAGGIO A ROMA AL PARLAMENTO E DAL PAPA
Annemarie e Urban Gluderer, dell’azienda ecologica di piante officinali ed essenze Krauter Schlossl, azienda che ha dovuto sigillarsi per difendersi dai trattamenti con pesticidi di sintesi spruzzati sui frutteti della Val Venosta (vedi ALLEGATO: Prigionieri dei pesticidi …), partiranno lunedì 30 agosto da Goldrano (BZ) per un viaggio che terminerà a Roma mercoledì 8 settembre con un’udienza da Papa Francesco. Lungo il percorso toccheranno diverse province, dove prevedono di incontrare rappresentanti di varie organizzazioni nazionali (WWF Italia, Greenpeace, Pesticides Action Network Italia, Biodistretto trentino, Istituto Ramazzini, Federbio, Univ. di Bologna, ISDE- Medici per l’ambiente, etc).
APPUNTAMENTO IL 1° SETTEMBRE AL SANTUARIO DEL CARMINE SOPRA MIANE (TV)
Il giorno mercoledì 1 settembre, dalle ore 10.00 fino al primo pomeriggio, incontreranno al Santuario del Carmine di Miane (TV) abitanti e associazioni per:
1 - spiegare le motivazioni del viaggio;
2 - raccogliere altre firme per l’Iniziativa dei Cittadini Europei (ICE);
3 – ascoltare le problematiche ambientali locali in vista dell’incontro al Parlamento;
4 – ricevere, da parte di Associazioni o Comitati locali, eventuali lettere da consegnare a Papa Francesco.
Le lettere potrebbero essere messe online il giorno dell’udienza dal Papa, assieme alla storia del viaggio arricchita da foto e video.
COME RAGGIUNGERE IL SANTUARIO DEL CARMINE
Sulla strada che sale da Follina verso Miane, circa duecento metri oltre la chiesa di Miane, i cartelli stradali indicano sulla destra “Via Carmine”. É l’imbocco di una strada in salita, che porta dopo circa 2,5 km al Santuario del Carmine, attrezzato con ampio parcheggio (vedi ALLEGATO: Miane(TV) – Santuario…).
L’INIZIATIVA A RADIO COOPERATIVA DI PADOVA
Lunedì 30 agosto dalle ore 12.00 alle ore 13.30, Radio Cooperativa di Padova (frequenza 92.7 Mhz in FM), informa sul tema dell’iniziativa popolare alla presenza di don Albino Bizzotto dei Beati Costruttori di Pace e don Maurizio Dassié parroco di Miane.
MIANE-dopo anni dall'uscita della meravigliosa enciclica Laudato si, di Papa Francesco, finalmente anche la Chiesa locale comincia a fare passi allineati al messaggio del Papa, per la custodia del Creato di Dio.
L’articolo della Tribuna (vedi ALLEGATO: DOCG prosecco – Vigneti e abusi...) riporta le preoccupazioni di un gruppo di sacerdoti a causa di una monocoltura che crea disagi e rischi per la popolazione residente, situazione che viene denunciata da ecologisti e popolazione da almeno una ventina d’anni.
20/06/2021 - Il BIKE TOUR MDF fa tappa a Refrontolo ospitato da Gianluigi Salvador
https://www.decrescitafelice.it/2021/08/taccuino-di-viaggio-del-bike-tour-della-decrescita-2021/
Maggio-Giugno 2021
Stiamo assistendo al fenomeno di grosse spese per "tranquillizzare" la popolazione in genere sul fatto che si stanno facendo "enormi" progressi per salvaguardare la salute della gente.
In realtà i fatti dimostrano il contrario: riportiamo l'ordinanza del Sindaco di Miane (viticoltore) che deroga al denominato "rigoroso" Protocollo Viticolo. La deroga porta motivazioni che sono in netto contrasto con i bollettini del Consorzio (vedi bollettino allegato) che dichiarano una bassa incidenza della malattia detta "peronospora".
Anche chi mostra cartelli con l'ape per pubblicizzare una gestione "responsabile" dei vigneti va in contrasto con quanto si vede presso i rivenditori di pesticidi.
Facendo visita alla rivendita Agropiave (vicino all'ecocentro) di Farra di Soligo, all'entrata è esposto un cartello con l'indicazione dei pesticidi consigliati per i trattamenti. Il famigerato "folpet" è in prima linea (come altri....).
Sotto qualche foto di Green bee-washing della cantina Astoria a Refrontolo. Parlare di lotta integrata garantendo la salvaguardia delle api è un ossimoro, oltre che un inganno.
1 - articolo della Tribuna del 9.6.2021 su don Maurizio Dassie, parroco di Miane
2 - nota sulle vergognose deroghe del comune di Miane (che derivano da quelle regionali) per pesticidi pericolosi non autorizzati dal protocollo viticolo 2021
Le deroghe sono state date anche se i tecnici del bollettino non denunciavano un rischio forte di malattie (vedi ALLEGATO: XIII-bollettino).
18/09/2020
DOCG prosecco - Una degradante vendemmia meccanica seguita da trattamento pesticida post vendemmia
Anche nei 29 comuni (vedi ALLEGATO: Sito UNESCO...) del sito UNESCO Colline prosecco Conegliano-Valdobbiadene si sta diffondendo rapidamente la vendemmia meccanica. Con questa tecnica di raccolta gli acini dell’uva vengono diraspati tramite violento scuotimento della metà inferiore delle viti. Lo scuotimento deterge e dilava le foglie e i tralci coperti di pesticidi, fa cadere nell’impasto oltre agli acini anche insetti, eventuali nidi di uccelli, brandelli di foglie, pezzi di tralci che naturalmente vengono setacciati dalla vendemmiatrice per asportarne le parti più grosse mandate poi nel terreno (vedi ALLEGATO 1).
Il miscuglio risultante viene poi sversato in un recipiente e portato in cantina a vinificare (vedi ALLEGATO 2).
Quello che è più grave è che le viti maltrattate (vedi ALLEGATO 3 e 4) vengono irrorate subito dopo con prodotti fitosanitari fungicidi (vedi ALLEGATO 5) che devono curare eventuali ferite ai tralci ed alla foglie dovute allo scuotimento. Questo trattamento post vendemmia aumenta ancora la quantità, già alta, di pesticidi utilizzati nella coltivazione della vite e soprattutto riduce la qualità del mosto e svilisce un momento, come quello della vendemmia, che da sempre è stato un’occasione di festa.
Purtroppo in questi ultimi anni, tutti i nuovi vigneti e quelli ripiantati sono stati progettati a ritocchino (dall’alto verso il basso), per facilitare i lavori con tutti i tipi di macchine: sarchiatura, ripuntatura, rifilatura, trattamenti vari con pesticidi, diserbo ed infine vendemmia meccanica. Questa produzione “industriale” di pianura e di bassa collina, ampiamente incentivata dalla Regione Veneto, ha costi di produzione che sono un quarto rispetto alle “rive” dove il lavoro ha un forte impiego di mano d’opera e dove nei “ciglioni” a girocolle, non si può certamente vendemmiare a macchina.
Si può dunque cominciare a considerare un nuovo tipo di discriminante qualitativa nella produzione del vino, a seconda che l’uva sia vendemmiata a mano oppure vendemmiata a macchina (Vedi ALLEGATO: Processo di produzione...), e questo tipo di vendemmia dovrebbe essere evidenziato anche nell’etichetta della bottiglia.
Queste considerazioni dovrebbero essere fatte proprie anche dall’UNESCO quando certifica i siti naturali o culturali che contengono ampie produzioni viticole, che dovrebbero essere convertite al biologico. La proposta è portata avanti come richiesta all’UNESCO anche da parte dell’associazione PAN Europa.
Ora anche l’Europa si dimostra attenta a questa problematica, visti i cospicui finanziamenti del Next Generation EU Plan (banalmente chiamato in Italia solo Recovery Fund). Infatti la Commissione Europea propone un sondaggio online con scadenza 30.11.2020 (vedi link: here ) a tutti i cittadini e alle associazioni europee sul tema: “Visione a lungo termine per le zone rurali” ( Rural development – long-term vision for rural areas).
Nel sondaggio grazie a domande aperte si può cogliere l’occasione per fare proposte e osservazioni per l’agricoltura che vorremmo.
27/05/2020
DOCG prosecco - Cartello inadeguato nel Protocollo Viticolo 2020 per la segnalazione del trattamento fitosanitario nei vigneti
Rispetto a quanto appariva nei protocolli degli anni precedenti, quest’anno il Protocollo viticolo DOCG prosecco 2020 che disciplina la difesa integrata volontaria presenta una novità: l’elenco dei 173 prodotti fitosanitari di sintesi autorizzati per la lotta integrata, selezionati secondo i diversi livelli di rischio, viene accostato a quello, quasi altrettanto lungo, di 160 prodotti fitosanitari autorizzati per l’agricoltura biologica.
All’inizio del Protocollo DOCG prosecco appare il facsimile del cartello che tutti i viticoltori, convenzionali o biologici, dovrebbero collocare ai bordi del loro vigneto, per informare residenti e turisti del rischio che corrono nell’area del vigneto per 48 ore dal trattamento.
Purtroppo, contrariamente a quanto prevedeva il cartello di segnalazione trattamento pesticidi delle Linee Guida regionali n.1082/2019 – allegato “A”, la Tabella del protocollo 2020 DOCG prosecco NON richiede il nome delle “sostanze attive utilizzate e la finalità del trattamento”, ma si limita a uno sbrigativo “divieto di transito nell’area”per 48 ore dalla data segnata (Vedi ALLEGATO: Pesticidi – Cartelli trattamenti…).
Molto ambigua risulta la precisazione dell’allora Presidente della DOCG prosecco Innocente Nardi il quale nell’aprile 2020 dichiarava che “da questa vendemmia compariranno in modo sistematico i cartelli dei trattamenti realizzati, per consigliare alla popolazione di stare lontana dalla zona per almeno 48 ore” (Vedi ALLEGATO: DOCG prosecco – Cartelli trattamenti dalla…).
Quali trattamenti se nella tabella non è prevista la comunicazione della sostanza attiva utilizzata? Quanto al “modo sistematico” abbiamo notato che nella nostra zona DOCG UNESCO nessun cartello è ancora comparso, nonostante da più di un mese vengano effettuati trattamenti della cui pericolosità nulla possiamo sapere, ma, che nel caso dell’agricoltura convenzionale, possiamo immaginare. Contro la peronospora nel 6° bollettino agronomico del 24.04.2020, il Gruppo tecnico Condifesa Consorzio tutela Conegliano-Valdobbiadene per la lotta integrata consiglia fungicidi che contengono il principio attivo METIRAM, il quale presenta parecchi elementi di rischio (Vedi ALLEGATO: Pesticidi – Metiram…). Sappiamo anche che questi pesticidi, nebulizzati, inevitabilmente, anche con vento debole, si spandono nell’aria per centinaia di metri (Vedi ALLEGATO: Pesticidi – Distanze di deriva…).
Ai problemi di sempre quest’anno si aggiungono le patologie respiratorie provocate dal COVID-19, patologie che potrebbero essere acuite dal pulviscolo delle nebulizzazioni chimiche agricole (Vedi documento1 , documento2 ).
Riteniamo giustificate le nostre preoccupazioni riguardo alla quantità dei pesticidi utilizzati, anche se il Presidente regionale Luca Zaia ha affermato: “ spiace che ci sia ancora chi sostiene che quelli del prosecco sono inquinatori” infatti ”l’impiego di sostanze chimiche nell’area Prosecco DOCG è di molto inferiore a quello che si registra nella stessa fascia climatica” (Vedi ALLEGATO: DOCG prosecco – Zaia…) .
Il Rapporto ARPAV FAS 2018, uscito alla fine del 2019, mostra invece un aumento del consumo di pesticidi nella Provincia di Treviso di +18% (in media nella Regione Veneto è stato di + 10%). Inoltre il Veneto conferma negli ultimi anni, tra le regioni italiane, il record nazionale di distribuzione di pesticidi per ettaro coltivato che mantiene anche se parametrizzato per kmq (dati ISTAT).
Gianluigi Salvador
19 e 20/01/2020 UNESCO - una certificazione UNESCO fuori controllo. Presentazione all'UNESCO di Parigi del sito culturale Colline del Prosecco
Quinta convocazione plenaria del Prefetto di Treviso per venerdì 15.11.2019 su Prosecco e Sostenibilità
Gentile Signora Prefetto Maria Rosaria Laganà,
prendo atto della quinta convocazione di un tavolo tecnico relativo alla salvaguardia dei fattori ambientali in un quadro di economia sostenibile e di valorizzazione del prodotto “Prosecco” (vedi ALLEGATO: Prosecco- Lettera di convocazione Prefetto Treviso…).
All’inizio della Sua lettera di convocazione si accenna a “… intese raggiunte nel corso dell’incontro qui svoltosi il 28 febbraio C.A….”. Ci auguriamo che quelle intese vengano illustrate nel prossimo incontro del 15 novembre, visto che la nostra associazione PAN Italia il 28 febbraio non era stata invitata.
Purtroppo dall’ultima convocazione prefettizia (la quarta) del 2 marzo 2018, alla quale siamo stati invitati, non si è risolto il conflitto fra abitanti residenti e Istituzioni per l’inerzia a produrre cambiamenti reali nelle regolamentazioni dei processi viticoli, nelle indagini epidemiologiche e nelle valutazioni dei costi esterni a tutela della salute degli abitanti e dei fattori ambientali (aria, acqua, cibo, suolo ed ecosistemi).
Anche dopo la prima bocciatura UNESCO del giugno 2018 e la successiva certificazione a Baku del 7.7.2019, avvenuta senza ulteriori sopralluoghi sul territorio, non si sono avviate radicali modifiche strutturali nel modo di produrre. Eppure la certificazione UNESCO delle colline del prosecco è avvenuta con la corposa appendice di ben 15 pesanti raccomandazioni della Commissione ICOMOS International. Purtroppo l’UNESCO, pur avendo definiti nei suoi documenti ufficiali già dal 1972 i pesticidi “una minaccia”, nelle certificazioni non tiene assolutamente conto di questa realtà ed è ancora privo di procedure di controllo e gestione dei pesticidi di sintesi in tutte le decine di siti viticoli già certificati.
Allego anche lo Statement (in italiano) letto davanti al Committee UNESCO a Baku il 7.7.2019 poco prima della comunicazione ufficiale relativa alla certificazione (vedi ALLEGATO: UNESCO DOCG prosecco Statement...). Questo Statement è stato ignorato dal Comitato certificatore e dal governatore Zaia, che era presente assieme ad una ventina di persone arrivate dal Veneto e da Roma in missione ufficiale.
In questa quinta riunione plenaria, come PAN Italia, proponiamo alcuni punti da dibattere:
1 – Come e da chi sarà controllata la progressione e il completamento dei progetti relativi alle 14 raccomandazioni UNESCO (vedi ALLEGATO: UNESCO Colline prosecco – Rapporto...) visto che la quindicesima raccomandazione, presente in questo documento ICOMOS International, è stata omessa nel successivo rapporto di approvazione UNESCO di Parigi (codice: WHC/19/43.COM/8B-Add). Con questa cancellazione l’UNESCO di Parigi ha rinunciato di fatto alla possibilità di controllare l’attuazione delle 14 raccomandazioni.
2 – Il governatore del Veneto afferma spesso che “il futuro sarà biologico e senza chimica”. Per poter convertire le attuali coltivazioni convenzionali che contemplano i pesticidi di sintesi in coltivazioni biologiche, chiediamo che nelle Linee Guida regionali sull’utilizzo dei pesticidi e nei Regolamenti di polizia rurale comunali sia inserito, assieme all’esistente processo di coltivazione convenzionale, il processo di coltivazione biologica. Se i regolamenti comunali non assicureranno al processo biologico la stessa dignità del processo convenzionale assai incentivato, non sarà possibile liberare l’agricoltura biologica dalla marginalità in cui è confinata. Attualmente essa è presente in poco più del 2% di superficie coltivata sia nella DOCG prosecco che nel Veneto.
Proprio per affrontare questo problema, a Conegliano sono state raccolte 2400 firme per un Referendum comunale consultivo contro tutti i pesticidi di sintesi, referendum per il quale la Giunta comunale ha fissato la data di domenica 15 novembre 2020.
3 – Il Governatore del Veneto sostiene che la certificazione UNESCO “sarà un nuovo rinascimento connotato da un’imprescindibile sostenibilità ambientate in un cammino che vedrà coprotagoniste istituzioni e categorie produttive”.
Ci chiediamo perché non si possa configurare per il Governatore del Veneto la possibilità di costituirsi parte civile in un possibile processo per danni ambientali, così come è avvenuto nel caso dei PFAS diffusi nelle falde acquifere di decine di comuni del Veneto. Anche sulle colline della DOCG Prosecco pesa l’inquinamento in alcune falde acquifere superficiali e sotterranee come denuncia l’ISPRA fin dal 2016.
4 – Infine ci auguriamo che almeno questa quinta riunione sia seguita da un verbale inviato a tutti i partecipanti con una sintesi delle dichiarazioni e delle decisioni eventualmente prese.
COLGO L’OCCASIONE
A - per allegare il volantino di un prossimo FORUM DEI COMITATI E ASSOCIAZIONI ECOLOGISTE DEL VENETO a Padova sabato 23 novembre 2019 sul tema: Le grandi sofferenze ambientali, economiche e sociali del Veneto e le INIZIATIVE PER SUPERARLE (vedi ALLEGATO: Veneto Padova sabato 23...)
B – per mettere il link al filmato: LA DISTRUZIONE DEL PAESAGGIO, DELLA BIO-DIVERSITA’, DELLA FAUNA per fare gli interessi del 5% della Popolazione Mondiale (5 novembre 2019).
https://youtu.be/jQNxHVzhvc0 - durata 7’ 55”
C – per mettere il link all’interessante documento: BIO E OGM, SE L’ACCADEMIA FA DISINFORMAZIONE di Tiziano Gomiero. Alcune riflessioni sull’analisi che il gruppo SETA (Accademici per il biotech) ha inviato ai parlamentari per bloccare il decreto legge sul biologico ( 28 settembre 2019).
https://ytali.com/2019/09/28/bio-e-ogm-se-laccademia-fa-disinformazione/
Cordiali saluti
Gianluigi Salvador
del direttivo PAN Italia (Pesticides Action Network)
UNESCO - Documento di analisi in merito all’approvazione del SITO Unesco “Le Colline del Prosecco” e REFERENDUM contro i pesticidi a Conegliano - 18.9.2019
La certificazione UNESCO delle colline del prosecco merita un’analisi approfondita per tutti gli aspetti di natura sociale ed ambientale valutati nell’ottica di un futuro sostenibile, perchè gli esseri viventi, umani e non umani, nel territorio devono poter vivere in salute, dignitosamente ed in armonia con la natura. (in ALLEGATO: UNESCO - Considerazioni in merito all’approvazione...).
IN AGGIUNTA
al documento, sempre sul tema UNESCO, metto il link al filmato:
L’UNESCO e… Le Colline del Prosecco: L’ALTRA FACCIA... - durata 10’ – 18.8.2019
COLGO L’OCCASIONE
per comunicare che per il Referendum consultivo di Conegliano contro TUTTI i pesticidi di sintesi il Comitato dei Garanti ha approvato, secondo lo Statuto Comunale, sia la validità delle 2400 firme che il dettato referendario.
Il Comune di Conegliano ha stabilito la data della consultazione referendaria comunale a Conegliano per DOMENICA 24 NOVEMBRE 2019.
(vedi foto ALLEGATA: Conegliano – Festa delle Associazioni...)
Gianluigi Salvador
Anche i bambini stanno comprendendo che gli sconvolgimento climatici e meteorologici di questi tempi sono strettamente connessi alla scellerata mano umana.
I sindaci locali però, non ne hanno ancora compreso la stretta relazione.
A MIANE, per esempio, l'onorevole Dott.ssa Angela Colmellere, proprio prima di terminare il suo mandato di sindaco, ha ben visto di intervenire con un'ordinanza che riportiamo di seguito.
Va detto tuttavia, che tutto ciò non è di alcun pregiudizio per il consenso popolare, come provato dagli esiti delle ultime votazioni Comunali.
A MIANE, ma non solo, gli "adulti" procreano, infischiandosene se garantiranno ai loro figli un futuro in salute in un ambiente vivibile...
I PESTICIDI SONO VELENI E SE NE DEVE FARE A MENO
Nessuno vuole criminalizzare gli agricoltori che anzi, con le loro famiglie, sono le prime vittime di un sistema che uccide la Vita, a cominciare dalla loro.
Non è vero che i pesticidi siano come i farmaci per le persone: se io devo prendere un antibiotico perché ho la polmonite o un antiblastico perché ho un cancro, lo prendo io, punto e basta, non mi sogno di "vaporizzarlo" su tutti gli abitanti del quartiere o comunque della comunità in cui vivo dove tutti gli altri non ne hanno bisogno e quindi ne risultano solo danneggiati!
Quanto alle valutazioni tossicologiche e alle autorizzazioni rilasciate dal Ministero ( che recepisce quanto stabilito a livello europeo e che comunque ci mette del suo nel rilasciare a tutto spiano deroghe anche per sostanze messe fuori legge) qualche precisazione va fatta. L'attuale valutazione del rischio per esposizione cronica a pesticidi (ovvero piccole dosi ripetute nel tempo) non può infatti ritenersi assolutamente adeguata per quanto riguarda la tutela della salute umana per numerosi motivi.
• non tiene conto della molteplicità delle fonti di esposizione: limiti sono previsti per alimenti o acque ma non per l’esposizione residenziale o attraverso aria e suolo.
• non tiene conto del fatto che i metaboliti possono essere più tossici della molecola originaria
• si considera l’azione del singolo pesticida senza tener conto del multiresiduo e del cocktail di molecole cui siamo esposti. Già un lavoro nel 2012 affermava: «Gli effetti tossici di miscele di basse dosi di pesticidi sulla salute umana sono largamente sconosciuti, ed aumenta la preoccupazione circa la loro sicurezza” ; si evidenziava che non tutte le miscele di pesticidi di simile struttura chimica producono gli stessi effetti, pertanto e se agiscono su diversi bersagli, possono produrre differenti effetti tossici. Il problema è di grande rilievo e in Francia è iniziato uno studio (PERICLES) che si propone di valutare su linee cellulari umane e test di laboratorio gli effetti di 79 residui di pesticidi in 7 diverse miscele (da 2 a 6) presenti abitualmente nella dieta dei francesi. Di recente si è avviato un percorso a livello europeo su questi aspetti, ma che ancora non ha prodotto linee guida al riguardo.
• esiste poi una estrema variabilità nella regolamentazione dei residui di pesticidi nei vari paesi: a tutt’oggi risulta che per oltre 19.400 pesticidi siano stati stabiliti dei Valori Guida nei suoli (RGVs) e per 5400 pesticidi siano indicati i livelli massimi di concentrazione nelle acque potabili ( MCLs) rispettivamente da 54 e 102 nazioni. Oltre 90 nazioni indicano i limiti massimi di pesticidi nei prodotti agricoli (LMR) per almeno uno dei 12 alimenti più comunemente consumati. Un totale di 22 pesticidi sono regolamentati con più 100 valori guida diversi nel suolo (RGVs) e 25 pesticidi hanno più di 100 livelli massimi di concentrazione diversi (LCMs) nell’acqua potabile. Questa ricerca indica che gli RGV e MCL per un singolo pesticida potrebbero variare di sette (MCL in acqua potabile per il DDT), otto (RGV nel terreno per il Lindane), o anche nove (RGVs nel suolo per il Dieldrin) ordini di grandezza.
• si prende in considerazione la tossicità del solo principio attivo, trascurando le numerose altre sostanze presenti (adiuvanti, conservanti, diluenti,
emulsionanti, propellenti etc) che aumentano notevolmente la tossicità del prodotto finale, come ampiamente documentato ad esempio per il glifosato.
• i limiti di legge sono riferiti a persona adulta di 70 kg e non si tiene conto che dosi anche minimali e ben al di sotto dei limiti di legge possono essere
pericolose specie in fasi cruciali della vita ( embrioni, feti bambini) in particolare per sostanze che agiscono come “interferenti endocrini”.
• Non si tiene conto della diversa suscettibilità in relazione a fattori genetici, età, genere, stato nutrizionale, abitudini personali che influenzano
grandemente la suscettibilità ai pesticidi. Ad esempio l’enzima paraoxonasi 1 (PON1) ha un ruolo fondamentale nella detossificazione dai pesticidi organofosforici e alcuni polimorfismi del gene
PON1 possono aumentare viceversa la suscettibilità a tali pesticidi ed amplificare la loro tossicità, in particolare influenzando il neurosviluppo.
• Viene presa in considerazione la documentazione del proponente e non la letteratura scientifica disponibile e ciò porta a pareri discordanti di cui, ancora una volta, il glifosato rappresenta un esempio emblematico. Insomma credo ci siano buoni motivi PER CAMBIARE DRASTICAMENTE ROTTA perché anche parlare di un "uso sostenibile" dei pesticidi è un OSSIMORO: SONO VELENI E SE NE DEVE FARE A MENO.
13/05/2018 FOLLINA-CISON DI VALMARINO
2^ MARCIA "STOP PESTICIDI"
In 5.000 per chiedere l'ELIMINAZIONE di TUTTI i pesticidi chimici di sintesi usati sul territorio delle Colline del Prosecco ed in generale in tutta l'agricoltura.
Oltre alla marcia di Follina-Cison sono state svolte altre due marce:
BOLZANO - al Lago di Caldaro
VERONA - San Pietro in Cariano
Per sapere come sono andate le Marce:
http://www.altoadige.it/foto/locale/caldaro-in-200-contro-i-pesticidi-in-agricoltura-1.1610715#2
http://www.larena.it/territori/valpolicella/stop-pesticidi-600-in-marcia-in-valpolicella-1.6496283
https://photos.google.com/share/AF1QipNAO9cdLyxD7ghAtRFTtrSv0TsvM9JTPmV7CP3uhhEHD7JgMUlJ8GpjuB7yahXImw?key=VzVVV1FHd0I0OXVKRFZJMy0xQ0FCVENmcllTS0Z3
Gentile Prefetto Dssa Laura Lega,
come d’accordo alla quarta riunione del 2.3.2018 in Prefettura a Treviso sul tema: “Valorizzazione del prodotto Prosecco in un quadro di economia sostenibile a salvaguardia dei fattori ambientali”, sull’ipotesi di biodistretto o distretto biologico nella DOCG prosecco, ipotesi nata dalla discussione durante la riunione, invio alcune idee orientate ad una ipotesi di progetto (in ALLEGATO: Biodistretto - idee per un progetto...). In aggiunta allego anche uno schema per la definizione obiettivi strategici sul tema DOCG prosecco, schema inviato in occasione della prima riunione in Prefettura il 6.6.2016 ed a mio parere con contenuti tuttora validi.
Sono idee e spunti coerenti con le insistenti indicazioni di visione del governatore Luca Zaia che in più occasioni, durante manifestazioni pubbliche (vedi 3 ALLEGATI) ha affermato al Vinitaly il 12.4.2017 “Il prosecco sarà tutto bio”, e alla Fiera di Godega il 3.3.2018: “La chimica va bandita dalle nostre coltivazioni” e “Giusto voler eliminare i prodotti chimici dalla campagna ma bisogna trovare il giusto equilibrio fra sostenibilità e sviluppo”. Ma Anche il Ministro Galletti alla Fiera4passi il 6.5.2017 (vedi ALLEGATO) afferma “Avanti con il prosecco bio … il futuro è sostenibilità”.
Sono indicazioni di visione corrette a tutela della salute, della biodiversità e dei fattori ambientali, come del resto è stato anche il tema delle quattro convocazioni prefettizie a Treviso.
DOCG PROSECCO - SCHEMA BIODISTRETTO AIAB
Quello del biodistretto fatto male è un altro tentativo, come quello dell’UNESCO, per coprire i problemi che esistono e dei quali per fortuna l’ICOMOS, ente terzo, se ne è accorto.
Gianluigi Salvador